
Roma, 24 febbraio 2025 – Papa Francesco fa progressi, anche se lentamente. L’ultimo bollettino dal Policlinico Gemelli sulla salute del Pontefice porta buone notizie. “Nella loro criticità” le condizioni di Francesco “dimostrano un lieve miglioramento”, si legge in una nota della sala stampa vaticana. Il ricovero del Pontefice è proseguito nelle ultime ore senza ulteriori crisi respiratorie e alcuni esami “sono migliorati”. La lieve insufficienza renale riscontrata nella giornata di ieri “non desta preoccupazioni”, si precisa. Bergoglio continua ad essere sotto ossigenoterapia anche se con flussi ridotti. I medici “in via prudenziale”, non sciolgono ancora la prognosi, vista la “complessità” del quadro clinico.

La notte era trascorsa bene, il Pontefice ha dormito. In mattinata ha ricevuto l’eucaristia e nel pomeriggio ha alternato il lavoro al riposo, è stato anche al telefono con il parroco di Gaza a cui ha espresso vicinanza. Il suo umore “è buono", facevano sapere questa mattina fonti vaticane. Mangia regolarmente e non avrebbe, al momento, altri dolori. “Papa Francesco ringrazia tutto il popolo di Dio che in questi giorni si è radunato a pregare per la sua salute", aggiunge nel comunicato di stasera il Vaticano.
Il cappellano: “E’ l’ora della speranza contro ogni speranza”
"In questo momento vorrei che chiedessimo la stessa fede di Abramo, la ‘spes contra spem’, la speranza contro ogni speranza", ha detto il cappellano del Gemelli, don Nunzio Corrao, guidando la preghiera nel corso della speciale adorazione eucaristica per il papa.
Il pellegrinaggio dei fedeli
La pioggia che cade debolmente su Roma non ha fermato il continuo pellegrinaggio di fedeli, da soli o in gruppo, al Policlinico Gemelli sotto le finestre del decimo piano dell'ospedale dove Papa Francesco è ricoverato dal 14 febbraio. Chi ha portato dei fiori, chi si è fermato sotto la statua di Giovanni Paolo II, chi si è raccolto in preghiera. "Siamo tutti per te", "Ti vogliamo bene", "Guarisci presto" si legge nei messaggi e sui palloncini lasciati sotto la statua del santo polacco. Gente comune ma anche religiosi. Tra cui spiccano due preti brasiliani, Marzio da Costa e Roberto, che hanno recitato il rosario per lungo tempo. Alla fine, prima di allontanarsi, hanno parlato con i cronisti: "E' importante che il Santo Padre senta la preghiera di tutta la Chiesa, dei sacerdoti, del Vescovo e di tutti i popoli che lo amano e pregano per lui".
Fedeli da tutto il mondo per il rosario in San Pietro
Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha presieduto questa sera in piazza San Pietro, la preghiera del Rosario, a cui hanno partecipato fedeli da tutto il mondo, muniti di ombrelli e k-way: Panama, Malaga, Francia, Messico, oltre che Italia, per citare solo alcuni dei Paesi di provenienza. Tra i cardinali presenti, Angelo Bagnasco, Marcello Semeraro, Luis Tagle, Enrico Feroci e Angel Fernandez Artime. In prima fila Becciu e Raymond Burke.
Parolin: “Affidiamo il Papa a Maria”
"In questi giorni una intensa preghiera si eleva per Papa Francesco al Signore da parte di singoli fedeli e di comunità cristiane del mondo intero. Da questa sera vogliamo unirci anche noi, pubblicamente, a questa preghiera, qui nella sua casa, con la recita del Santo Rosario. Lo affidiamo alla potente intercessione di Maria Santissima che invochiamo specialmente con il titolo di Salus Infirmorum. Ella, che è nostra Madre premurosa, lo sostenga in questo momento di malattia e di prova e lo aiuti a recuperare presto la salute". Parolin ha ricordato che “negli Atti degli Apostoli si racconta che la Chiesa pregava intensamente mentre Pietro era custodito in prigione. Da duemila anni il popolo cristiano prega per il Papa che si trova in pericolo o è infermo". Sono centinaia i fedeli presenti, nonostante la pioggia, arrivati in piazza San Pietro per pregare per la salute del Papa.