Giaveno, 31 ottobre 2024 – Una folla davanti alla chiesa di San Lorenzo a Giaveno ha accolto e il feretro di Matilde Lorenzi, la giovane promessa dello sci italiano scomparsa a soli 19 anni in un incidente in allenamento in Alto Adige, sui ghiacciai della Val Senales. Anche la chiesa è già piena di persone. In prima fila c'è la nonna materna di 'Matildina’, come la chiamavano amici e parenti, nonna Rosina: “Il Signore ci ha portato via una meraviglia”, dice in lacrime. Amici, semplici cittadini sono accorsi per rendere omaggio alla giovane atleta. I funerali sono celebrati da monsignor Alessandro Giraudo, vescovo ausiliare di Torino. Lutto cittadino nel paese che conta circa 17mila abitanti.
Le notizie in diretta
Al termine della cerimonia funebre, sul sagrato della chiesa di San Lorenzo, davanti alla bara in cui riposa la figlia, Elena, la mamma di Matilde Lorenzi, si è rivolta ai tanti giovani presenti con una raccomandazione. ''Ragazzi - ha detto - dovete volervi bene, dovete volere bene a voi stessi per dare un futuro a tutti gli altri''. Parole seguite da un lungo applauso. Dalla piazza, infine, si è levato un urlo di saluto: 'Ciao Mati'.
Un lungo applauso ha salutato il feretro di Matilde Lorenzi, all'uscita dalla chiesa di San Lorenzo a Giaveno. I numerosi alpini presenti, con i loro gagliardetti, hanno effettuato il picchetto d'onore al passaggio della bara. La salma sarà tumulata nel cimitero di Valgioie, paese a pochi chilometri di distanza.
"Ci lasci un vuoto immenso, devastante, mi manca l'aria da lunedì. Sono sicura che sarai proprio tu a guidarmi nelle mie scelte. Sono immensamente grata di averti avuta come sorella. Buona discesa libera Matildina". Così in lacrime la sorella di Matilde Lorenzi, Lucrezia, ha letto una lettera durante i funerali della 19enne.
"Matilde ci ha chiamati a fare un duro lavoro con la sua scomparsa, che dovrà essere fatto da tutti insieme". Ad affermarlo, Adolfo Lorenzi, il papà di Matilde, nel corso del funerale della sciatrice 19enne. "Il progetto che porteremo avanti, per cui busseremo a tutte le porte - ha sostenuto - la manterrà in vita per tutti noi". La famiglia Lorenzi ha dato vita a un progetto per la sicurezza nello sci.
"Hai voluto arrivare di fretta, il 15 novembre 2004, e lunedì hai deciso di andartene via di fretta. Ma io voglio solo ringraziarti, perché io e papà abbiamo avuto la fortuna di essere stati scelti da te come genitori". A dirlo, tra le lacrime, Elena, la mamma di
Matilde Lorenzi, durante la cerimonia funebre nella chiesa di San Lorenzo a Giaveno. "Eri riservata, ti aprivi con calma - ha detto - ci hai donato tantissimo. Te ne siamo grati. Devi continuare a sciare là dove sei. Ti adoro. Grazie Matilde".
''Con Matilde Lorenzi scompare una grande atleta e l'intera Val Sangone perde una figura di riferimento importante per il territorio nazionale e locale''. Così il sindaco di Giaveno, Stefano Olocco, ricorda la giovane promessa dello sci deceduta a seguito di un incidente in Val Senales.
Presenti il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, e la sottosegretaria alla Difesa con delega alla promozione e al coordinamento delle attività sportive militari, Isabella Rauti. A Giaveno sono arrivati anche il sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito Salvatore Camporeale e il comandante delle truppe alpine Michele Risi, rappresentati dell'Esercito con cui Matilde era tesserata.
Su un cuscino, vicino alla bara di Matilde, c'è il suo cappello da alpina. La mamma, il padre, i fratelli e il fidanzato della 19enne in lacrime si abbracciano davanti alla bara, su cui c'è un cuscino di rose rosse e bianche, prima che questa venga portata dentro la chiesa.