Martedì 12 Novembre 2024

Il 2024 verso il record di anno più caldo: l’allarme della Wmo. Al via la Cop29 sul clima, ma i leader danno forfait

Da gennaio a settembre riscaldamento a +1,54 gradi. Il rapporto dell’Organismo nella prima giornata a Baku, la conferenza indebolita dalla promessa di Trump di far uscire gli Usa dall’accordo di Parigi. Guterres: “Perderà chi nega la fine dell’era dei combustibili fossili”

Roma, 11 novembre 2024 - Il 2024 è sulla strada per essere l'anno più caldo mai registrato: la temperatura media in superficie, nel periodo da gennaio a settembre, è stata di 1,54 gradi sopra i livelli pre-industriali, spinta dal fenomeno del Nino (il riscaldamento periodico del Pacifico centro-orientale). E’ il dato impietoso emerso nel rapporto dell’Organizzazione metorologica mondiale (Wmo, organismo Onu) "State of the Climate Update", diffuso nella prima giornata della Cop29 di Baku, in Azerbaigian. 

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Un'immagine dalla Cop29

Qui – dove si è aperta la 29esima conferenza delle Nazioni Unite sul clima – le premesse sono tutt’altro che buone, aggravate dal fatto che la vittoria di Donald Trump alle elezioni porterà gli Stati Uniti fuori dall'accordo di Parigi, così come il tycoon ha promesso in campagna elettorale e come già fece nel suo primo mandato.

L'intesa, siglata nel 2015, e da cui sono già fuori Iran, Yemen e Libia, impegna il mondo a limitare il riscaldamento globale a 2 gradi C e a proseguire gli sforzi per mantenerlo sotto 1,5 gradi C, rispetto ai livelli pre-industriali. L'Europa, anche dopo l'ultimo vertice, ha promesso che raddoppierà gli sforzi per compensare il ritiro degli Stati Uniti, ma pochi leader europei sono a Baku. Né Emmanuel Macron né Olaf Scholz parteciperanno al vertice. Assente anche il brasiliano Lula, ospite della COP30 del prossimo anno. Il colombiano Gustavo Petro ha dato forfait a causa delle inondazioni che hanno colpito il suo Paese e il primo ministro olandese a seguito delle violenze contro i cittadini israeliani ad Amsterdam. I talebani hanno inviato una delegazione. Secondo l'UN Climate, sono stati accreditati circa 51mila partecipanti, un numero inferiore rispetto alla COP28 di Dubai.

L'Italia sarà rappresentata alla Cop29 di Baku dalla premier Giorgia Meloni, dal ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, dall'inviato speciale del governo per il cambiamento climatico, Francesco Corvaro, e da una delegazione di negoziatori guidata da Alessandro Guerri del Mase e della sua vice Federica Fricano, veterana delle Cop. I paesi della Ue non tratteranno singolarmente, ma unitariamente nella delegazione dell'Unione. Meloni interverra alla Cop29 mercoledì 13 mattina, nella seconda delle due giornate dedicate ai capi di stato e di governo (il 12 e il 13). Dopo il suo intervento rientrerà subito in Italia.

"Coloro che cercano disperatamente di ritardare e negare l'inevitabile fine dell'era dei combustibili fossili cercano di trasformare l'energia pulita in una parolaccia. Perderanno. L'economia è contro di loro. Le soluzioni non sono mai state più economiche e accessibili", è il monito del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.