{{IMG_SX}}Roma, 3 lugLIO 2007<WC1>Roma, 3 lug. - Tanto tuonò che piovve. Lo strappo di Francesco Storace con AN si consuma di primo mattino via web.
Un divorzio annunciato. L'ex Governatore sceglie il suo sito internet per dire che il partito di Gianfranco Fini «non rappresenta più la Destra».

Il Presidente di AN non fa una piega ma non è affatto conciliante. «Motivazioni politiche inconsistenti. Nessuno in Italia -dice Fini- pensa che AN non sia più un partito di destra. Ovviamente si tratta di capire cosa si intende per valori e programmi di destra». Francesco Storace investito da un uragano di e-mail e telefonata ha appena il tempo per replicargli: «Bhu! Contento lui, contenti tutti». Ma L'ex addetto stampa di Gianfranco Fini ha definitivamente voltato le spalle al partito di Via della Scrofa.

 «Questa non è più la mia casa politica, vedo praticamente esaurita la funzione di AN nella rappresentanza dei valori della destra, con il suo leader molto impegnato nel tentare a tutti i costi, attraverso formule che si modificano quotidianamente e incomprensibilmente, nel liberarsi di quello che appare sempre più un fardello ingombrante per i suoi disegni politici».

Il capogruppo di An al Senato, Altero Matteoli, si dice «molto dispiaciuto» ed invita Storace ad un ripensamento. Il capogruppo alla Camera Ignazio La Russa afferma «le motivazioni della lettera di Storace non le ho capite, anche perchè mai come in questi ultimi tempi Alleanza Nazionale è un partito di destra. Ma sono rispettoso e aspetto di sentire cosa dirà nel pomeriggio».

Gianni Alemanno si augura che «quella di Storace non sia una posizione definitiva, d'altra parte si è dimesso da AN ma non dal gruppo parlamentare del Senato di cui continua a far parte», come indipendente. Teodoro Buontempo sostiene «mi auguro che nei confronti di Storace ci sia il profondo rispetto che si deve ai militanti coraggiosi. Le ragioni politiche, organizzative e di democrazia interna sollevate da Storace sono tutte reali».

L'ANNUNCIO SUL WEB

 Francesco Storace lascia Alleanza nazionale. È lo stesso senatore ad annunciarlo in una lettera al presidente del circolo di An della Balduina, Daniele Marin e pubblicata oggi sul sito www.storace.it . «Credo che questa -scrive Storace nella lettera consegnata questa mattina al capogruppo di An a palazzo Madama Altero Matteoli- non sia più la mia casa politica e puoi immaginare quale possa essere il mio stato d`animo nel prenderne atto. Ma vedo praticamente esaurita la funzione di Alleanza nazionale nella rappresentanza dei valori della Destra, con il suo leader molto impegnato nel tentare a tutti i costi, attraverso formule che si modificano quotidianamente e incomprensibilmente, nel liberarsi di quello che appare sempre più un fardello ingombrante per i suoi disegni politici».


«Credo che sia legittimo il tentativo dell`onorevole Fini di trasformare Alleanza nazionale nell`ennesimo partito di centro esistente in Italia, e conseguentemente -aggiunge Storace- ritengo di avere il diritto di non condividere questa prospettiva. Seguirò come indipendente di destra le direttive del gruppo parlamentare ogni volta che saranno formalizzate dalla maggioranza dei senatori nelle riunioni del gruppo medesimo. Altrimenti -conclude Storace- mi regolerò con la mia coscienza».

FINI RISPONDE

"Sono umanamente dispiaciuto. Trovo le motivazioni politiche addotte da Storace inconsistenti, perchè nessuno in Italia pensa che Alleanza nazionale non sia più un partito di destra. Ovviamente si tratta di capire cosa si intende per valori e programma di destra».

Così il presidente di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, commenta l'addio al partito del senatore Francesco Storace.

LA CONTROREPLICA

"Motivazioni politiche inconsistenti? Vabbè, se è contento lui...". Francesco Storace non è stupito dalla replica di Gianfranco Fini alle sue dimissioni da Alleanza nazionale. Poi spiega che risponderà al suo ormai ex presidente questo più tardi, dando appuntamento al programma 'La 7' al quale parteciperà questo pomeriggio.

"Qualcuno mi seguirà, abbandonando An? Io per ora ho lanciato il sasso nello stagno, vediamo chi lo raccoglie...". Così Francesco Storace, senatore di An che ha annunciato oggi le dimissioni dal partito di via della Scrofa, risponde a chi gli chiede se qualcuno nel partito è deciso a seguirlo e a lasciare la formazione guidata da Gianfranco Fini.

PEZZELLA: "ME NE VADO ANCH'IO"

Dopo il senatore Francesco Storace anche il deputato Antonio Pezzella si dimette da An: "An non e' piu' la nostra casa: abbiamo perso l'identita' di destra". Il primo parlamentare a seguire il nuovo percorso politico tracciato dall'ex governatore della Regione Lazio e' dunque il deputato napoletano che in una nota informa: "Nelle prossime ore ratifichero' anch'io le mie dimissioni da An. Come ha sottolineato chiaramente e a piu' riprese l'amico Francesco, questa casa non ci appartiene piu'. Siamo rimasti inascoltati per mesi in questo partito dove non c'e' piu' democrazia, dove non si discute piu' dei valori di riferimento. In questo partito non e' gradita nemmeno la presenza di una minoranza che la pensa diversamente, ed e' stata quindi inevitabile tale decisione".
Per Pezzella "in questi anni sono stati traditi i valori cardini della destra da cui nasciamo, sono stati traditi i principi stessi che hanno portato alla svolta di Fiuggi ed alla nascita di An. Tranne il simbolo della fiamma ereditato dal Msi non e' rimasto null'altro di destra. Ci si rincorre oggi solo dietro a possibili formule ma sono i contenuti che mancano, quelli che, purtroppo, sono andati dispersi".

Conclude dunque Pezzella: "Non ci si riconosce piu' in un partito che e' sempre meno di destra, dove abbiamo smarrito la nostra identita'"

DONNA ASSUNTA: "SBAGLIA"

"Umanamente mi dispiace, Storace è un uomo di destra, legatissimo a Giorgio Almirante e combatterà nel nome di Almirante, ne sono certa. Ma ha sbagliato nel modo più assoluto ad andarsene, le lotte si fanno all'interno dei partiti, non fuori", sospira donna Assunta Almirante, che non ha mai nascosto l'affetto e l'amicizia per Francesco Storace, partecipando in più occasioni ad eventi organizzati dal senatore dissidente per rimarcare l'identità della destra, partendo da posizioni a volte critiche nei confronti di Fini. Ma l'addio di Storace non la convince, soprattutto se finalizzato a dar vita ad un altro "partitino di destra".


"Sono già tanti, non vorrei che se ne creasse un altro - ha sottolineato - perché se la strada è questa, la gente risponderà con l'astensione". "A destra c'è già An, il partito di Tilgher, della Mussolini, di Romagnoli, ora anche quello di Storace?", si chiede la vedova di Almirante.


"Io stessa gliel'ho detto più volte: bisogna restare nel partito e discutere all'interno. Umanamente mi dispiace che lasci il partito, ma Francesco sbaglia", ha spiegato Donna Assunta.
An resta un partito "di destra", ha proseguito, anche perché "c'è il simbolo del Movimento sociale: molti, in giro per l'Italia, mi dicono che non vorrebbero più votare. Poi, nella cabina elettorale, vedono il simbolo del Msi e alla fine votano...".