Flora, l’incanto dei fiori nelle opere d’arte: così la Fondazione Magnani-Rocca omaggia la primavera

Dal 15 marzo al 29 giugno la mostra ‘I giardini segreti dell'arte italiana del Novecento’, nel Parco Romantico di Mamiano di Traversetolo (Parma), raccoglie 150 capolavori floreali di grandi maestri

di Redazione Itinerari
14 marzo 2025
La signora Ojetti nel roseto di Oscar Ghiglia, una delle opere esposte alla mostra

La signora Ojetti nel roseto di Oscar Ghiglia, una delle opere esposte alla mostra

I fiori, con la loro bellezza effimera e la loro carica simbolica, hanno ispirato generazioni di artisti. Con l'arrivo della primavera, la Fondazione Magnani-Rocca celebra questo soggetto eterno con una mostra dal 15 marzo al 29 giugno nella propria sede a Mamiano di Traversetolo (Parma), immersa nel Parco Romantico appena restaurato, un gioiello paesaggistico unico in Italia.

L'esposizione presenta oltre 150 capolavori floreali di grandi maestri dell'arte italiana, da fine Ottocento fino alla contemporaneità, in un percorso che attraversa Simbolismo, Futurismo, Realismo magico, Astrazione e le nuove forme espressive: le Ortensie di Segantini, Longoni e Fornara, le Dalie di Previati e Donghi, l'esplosiva Flora magica di Depero e i mazzi ipnotici di fiordalisi, papaveri e margherite di Casorati, il Gladiolo fulminato di de Pisis e i Crisantemi di de Chirico e Cremona.

Una serie di opere esposte alla mostra Flora
Una serie di opere esposte alla mostra Flora

Il fiore non è mai solo un fiore. Per Boldini è un simbolo di grazia, per de Pisis un'esplosione cromatica e una riflessione sulla caducità della vita, per Morandi una meditazione silenziosa. Flora esplora l'evoluzione di questo soggetto nell'arte italiana, dalla ricchezza simbolica di Segantini e Previati all'avanguardia di Balla e Depero, fino ai linguaggi contemporanei di Kounellis, De Maria, Gilardi, Schifano e Paolini.

La Villa dei Capolavori
La Villa dei Capolavori

Le sale della Villa dei Capolavori si trasformano in giardini segreti, evocati dalle opere di Pellizza da Volpedo, Chini, Nomellini, Moggioli, Boccioni, per ospitare fiori dipinti o scolpiti del Novecento, da quelli simbolici a quelli futuristi, da quelli recisi a quelli silenziosi, fino ai fiori inquieti. Il tutto affiancato dagli spazi che ospitano i capolavori di Monet, Renoir, Cézanne, Dürer, Tiziano, Goya, Canova, Burri appartenuti a Luigi Magnani. Molte ‘regine di fiori’ abitano la mostra, in ritratti intensi in cui il fiore ha una presenza importante quanto quella della protagonista, con opere di Boldini, Tito, Zandomeneghi, Balla, Marussig, Fontana e Pasolini. La rosa è protagonista di un'intera sezione: le Rose di Morandi dialogano con quelle di Funi, Oppi, Cagnaccio, Pirandello e Mafai. Le opere provengon