La figura del Pediatra di Famiglia è fondamentale ai fini del ricambio generazionale, l’84% dei genitori italiani dichiara senza incertezze di fare affidamento a questa preziosa risorsa come prima opzione quando c’è un problema di salute dei figli, che siano bambini o adolescenti, o quando si sente la necessità di avere buoni consigli per favorire la crescita. I professionisti della pediatria, nel territorio, oltre all’assistenza assolvono a un fondamentale ruolo educativo, quindi si potrebbe dire che sono un pilastro per le famiglie. Sono emersi dati significativi da un’indagine effettuata dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) in occasione del congresso svoltosi a Rimini e intitolato “Il Pediatra di Famiglia, una scelta di fiducia per le sfide del futuro” L’indagine ha coinvolto oltre 1.500 genitori italiani con figli di età compresa tra 0 e 14 anni, esplorando la loro percezione riguardo al ruolo dei Pediatri di Famiglia. Sorprendentemente, l’84% dei genitori indica questa figura professionale come la propria prima scelta per la salute dei bambini, un chiaro riconoscimento della fiducia accordata ai pediatri. Il 75% degli intervistati ha espresso una valutazione positiva del modello assistenziale attuale, evidenziando l’importanza della “libera scelta” del pediatra come presupposto di un rapporto fiduciario solido e duraturo.

Testimonianze

“I risultati dell’Indagine confermano quanto sia importante per i genitori poter scegliere liberamente e avere piena fiducia in chi si prende cura della salute dei propri figli, per questo il pediatra di famiglia è una figura fondamentale”, ha dichiarato Antonio D’Avino, presidente nazionale FIMP. “Occupandosi della salute del bambino in maniera continuativa, dai primi giorni di vita del neonato fino all’adolescenza, il pediatra di Famiglia riesce a costruire con i genitori un rapporto di fiducia che rappresenta un valore aggiunto nell’assistenza e nella tutela della salute e del benessere. È un dato riconosciuto dagli stessi genitori che considerano la continuità dell’assistenza e la libera scelta del pediatra punti di forza dell’attuale modello per le cure pediatriche”.
“Il congresso di quest’anno rappresenta un importante momento di confronto e discussione sulle più importanti tematiche della pediatra di famiglia”, ha precisato da parte sua Giuseppe Di Mauro, segretario nazionale. “Come evidenziato anche dalla survey che abbiamo realizzato, l’obiettivo del pediatra di famiglia oggi non è solo curare, ma anche educare e responsabilizzare le famiglie nel corso della crescita dei propri figli per poter mettere le basi della salute degli adulti di domani”.

Continuità e prevenzione

Uno degli elementi più apprezzati dai genitori è indubbiamente la continuità dell’assistenza, un aspetto essenziale per instaurare un rapporto di fiducia tra pediatri e famiglie. Molti genitori (47,8%) hanno anche fatto uso della possibilità di cambiare il medico di riferimento, testimoniando un sistema che consente di trovare la miglior assistenza possibile in base alle necessità individuali. Inoltre, l’attività di prevenzione, tramite i  bilanci di salute, si è rivelata un valido strumento; l’80% dei genitori ha portato i propri figli a questo tipo di visite di controllo, cruciali per monitorare lo sviluppo psico-fisico e per l’individuazione precoce di malattie. Un altro aspetto fondamentale emerso è, come si diceva, il ruolo educativo del pediatra. Questo approccio mira a promuovere stili di vita sani e una cultura di prevenzione, preparando i bambini e i giovani adulti ad affrontare le sfide future.
Durante il congresso sono stati affrontati svariati temi cruciali, come la prevenzione vaccinale, gli screening, l’educazione sanitaria e il contrasto all’antimicrobico resistenza. Questi temi non solo riguardano la salute nell’infanzia, ma si estendono anche a questioni più complesse, come la denatalità e i disturbi psicologici in età adolescenziale. La Fimp è attivamente impegnata nella realizzazione di un programma nazionale per lo screening di malattie come il diabete di tipo 1 e la celiachia, puntando su un intervento tempestivo per garantire benessere ai pazienti pediatrici. “Il coinvolgimento da parte nostra in questi progetti è una testimonianza della nostra dedizione, e dell’impegno volto a tutelare la salute dei bambini,” ha concluso D’Avino, menzionando specificamente la partecipazione delle famiglie a iniziative di screening, con migliaia di anagrafiche registrate e un’ottima risposta da parte dei genitori.