I ricercatori del FocusLab, Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, hanno dimostrato che le patologie cerebrali tendono a propagarsi nel cervello seguendo schemi non casuali. Sarà possibile prevedere con un’accuratezza superiore all’80% come si svilupperà un certo disturbo, dall’Alzheimer, al Parkinson, alla schizofrenia, solo per citare i più noti. Grazie alla capacità di previsione sarà possibile intervenire con trattamenti in modo più efficace. Alla base della ricerca, guidata dai professori Franco Cauda, docente di psicofisiologia e Tommaso Costa, docente di statistica computazionale, si è arrivati applicando un modello matematico.

Restando in tema di Alzheimer, alcuni farmaci contro il diabete possono aiutare a contenere la perdita di memoria tra chi soffre di deterioramento mentale. Ricercatori dell’Icahn School of Medicine at Mount Sinai (New York) in uno studio pubblicato su PlosOne hanno appurato che le persone trattate con terapie anti-diabete (insulina e metformina) conservano migliori capacità cognitive.

Alessandro Malpelo

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