Dopo il successo delle passate edizioni riparte la campagna itinerante Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro promossa da WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe).

Appuntamento sabato 16 e domenica 17 novembre a Milano, in Piazza XXV Aprile con la seconda tappa della nuova edizione di “Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro”, campagna nazionale di prevenzione e informazione sui rischi legati al fumo e di sensibilizzazione sul tumore del polmone, rivolta a opinione pubblica, medici e istituzioni, promossa da WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe) A.P.S.
All’interno di un tunnel a forma di sigaretta lungo 14 metri, oncologi e pneumologi accoglieranno i cittadini interessati, che potranno effettuare la spirometria e ricevere informazioni utili su strumenti e strategie per smettere di fumare e su programmi di screening per il tumore del polmone disponibili sul territorio.
Un imponente tunnel a forma di sigaretta, lungo 14 metri e alto 3 dominerà il paesaggio di Piazza XXV Aprile, a Milano, sabato 16 e domenica 17 novembre: al suo interno, un percorso multimediale informativo sui danni del fumo di tabacco e sulle patologie fumo-correlate e la possibilità per le persone interessate di effettuare una spirometria, con ingresso libero e gratuito dalle 10 alle 18.

È il secondo appuntamento della nuova edizione di “Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro”, campagna itinerante promossa da WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe) A.P.S. in collaborazione, per la tappa di Milano, con l’Unità di Oncologia Medica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e l’Associazione IPOP (Insieme per i Pazienti di Oncologia Polmonare), un’iniziativa dedicata all’informazione sui rischi legati al fumo e alla sensibilizzazione e conoscenza delle patologie fumo-correlate, rivolta a cittadini, operatori sanitari, media e istituzioni, realizzata con il supporto non condizionato di AstraZeneca.

I visitatori, accolti da oncologi e pneumologi, oltre a informarsi attraverso i pannelli dell’installazione, potranno rivolgere agli specialisti domande sui danni del tabacco e sui percorsi di disassuefazione, sui fattori di rischio legati al tumore del polmone e ad altre malattie dell’apparato respiratorio; potranno inoltre sottoporsi a un test spirometrico e ricevere materiale divulgativo realizzato da WALCE A.P.S.

Prevenzione e diagnosi precoce del carcinoma polmonare sono anche gli obiettivi del programma pilota attivo da due anni coordinato dalla RISP – Rete Italiana Screening Polmonare, rivolto a tutte le persone tra i 55 e i 75 anni, forti fumatrici o ex forti fumatrici, che possono accedere gratuitamente alla TAC spirale a basso dosaggio offerta in 18 Centri italiani.

«Parliamo tanto di Medicina personalizzata, ma anche la prevenzione dovrebbe seguire lo stesso processo di capillarizzazione, arrivare cioè a tutti, perché è solo così che riusciamo a essere efficaci – dichiara Silvia Novello, Presidente WALCE A.P.S. – in questa prospettiva attraverso questa campagna dal 2015 abbiamo diffuso in numerose città messaggi e consigli di prevenzione primaria, a volte anche tornando dove eravamo già stati. Il gran numero di persone che hanno visitato il tunnel, un terzo delle quali giovani, il riscontro ottenuto sui media e sui canali social, le esperienze e le risposte che siamo riusciti a dare, sono un importante risultato raggiunto, una tappa in un percorso complesso quale è quello di fare educazione in ambito sanitario e di prevenzione».

La collaborazione tra WALCE A.P.S. e l’Oncologia Medica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele è iniziata da qualche tempo e si sta dimostrando molto proficua su diversi progetti e iniziative.

Interessanti i dati del programma di screening da poco concluso all’Ospedale San Raffaele sotto la guida di Giulia Veronesi, direttore del programma strategico di Chirurgia Robotica Toracica presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele: arruolati 790 soggetti ad alto rischio di sviluppare una malattia polmonare associata a consumo di tabacco, tra i quali persone che fumavano da più di 20 anni circa un pacchetto di sigarette al giorno e persone di età superiore ai 50 anni che hanno smesso di fumare da meno di 15 anni; le diagnosi di tumore, incluse quelle extra polmonari, sono state 16. A breve sarà avviato un nuovo programma di screening denominato “ARIA”.

«Collaborare con un’Associazione molto attiva sul territorio italiano e internazionale e che si occupa dei bisogni dei pazienti dal punto di vista non solo medico, ma di prevenzione e di supporto sociale e psicologico, è per noi un valore aggiunto nel miglioramento dei servizi nella nostra regione – sottolinea Alessandra Bulotta, Oncologo medico e responsabile delle Neoplasie Toraciche presso l’Oncologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano – abbiamo quindi accolto e sposato la proposta di collaborare nella campagna “Esci dal tunnel” perché crediamo nella prevenzione, infatti il nostro ospedale porta avanti da anni un programma di screening per i soggetti fumatori. Si avverte l’esigenza di concentrarci sulla possibilità di ridurre la popolazione che si ammala di tumore al polmone per i danni del fumo e per questo nelle due giornate i nostri medici oncologi saranno a disposizione dei visitatori nel tunnel, risponderanno alle domande, faranno divulgazione cercando di coinvolgere la popolazione sul tema della prevenzione e della disassuefazione dal fumo».

Il fumo di tabacco è la prima causa di morte in Europa con 750mila vite perse ogni anno. In Italia, fuma una persona su 4 (24%), percentuale che cresce tra i giovani (30,2%) che usano sigarette tradizionali, tabacco riscaldato o sigaretta elettronica. Circa uno studente su 3 tra i 14 e i 17 anni ha fatto uso nell’ultimo anno di un prodotto a base di tabacco o nicotina. Consumi lievemente maggiori si riscontrano tra le ragazze. I centri antifumo sul territorio nazionale sono in calo malgrado nel nostro Paese siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93 mila decessi l’anno con costi diretti e indiretti che superano i 26 miliardi di euro.

In Lombardia lo studio multicentrico HBSC 2022, condotto su un campione di 17.853 studenti lombardi, ha rivelato che, nei 30 giorni precedenti la survey, tra i ragazzi intervistati il 10,8% dichiara di aver fumato almeno una volta sigarette tradizionali, il 9,81% sigarette elettroniche, il 6,27% sigarette con tabacco riscaldato. Il consumo aumenta con l’età. Riguardo il tumore del polmone, ogni anno in Lombardia si registrano circa 7.800 nuovi casi di tumore polmonare (5.000 negli uomini e 2.800 nelle donne). Numeri che potrebbero andare incontro a un aumento a causa degli effetti indiretti del Covid-19.

Dal suo avvio nel 2015, la campagna “Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro”, ha raggiunto 11 tra i principali capoluoghi italiani e 2 grandi capitali europee, accogliendo oltre 16.000 visitatori e realizzando quasi 4.000 spirometrie. I dati anonimi sui visitatori mostrano un interesse trasversale: i fumatori sono il 32,4%, il 30,3% gli ex fumatori e il 36,8% i non fumatori, con una leggera prevalenza maschile (57%).

Le domande più frequenti hanno riguardato i metodi per smettere di fumare, i rischi del fumo passivo e i tempi necessari per ridurre il rischio di tumore dopo aver smesso. Questi interrogativi testimoniano quanto il tema sia attuale e sentito, anche tra chi non ha mai fatto uso di tabacco.

Prossimo appuntamento con la campagna, martedì 19 novembre, con una giornata promossa da AstraZeneca all’interno del MIND – Milano Innovation District e dedicata ai dipendenti dell’azienda, con l’allestimento del tunnel all’interno della propria sede, la presenza di oncologi e la possibilità di effettuare una spirometria.