Presentato a Roma il Report Italiano sugli ATMP (Prodotti Medicinali di Terapie Avanzate), una analisi cruciale, giunta alla settima edizione, che segna un passo importante per la medicina del futuro. Realizzato da ATMP Forum, il report ha come obiettivo quello di semplificare il dialogo tra stakeholders, discutendo dei progressi, ma affrontando anche i problemi clinici, economici e organizzativi. L’evento ha visto la partecipazione di esperti di chiara fama, che hanno messo in luce le sfide e le opportunità legate a queste innovative terapie. Lo studio ha rivelato tra l’altro che, nonostante più di 12 terapie avanzate siano già approvate in Italia, l’accesso ai protocolli varia ancora significativamente a livello territoriale con disparità di trattamento da una regione all’altra. Durante la presentazione, Fulvio Luccini, del Comitato Direttivo ATMP Forum, ha spiegato: “In Italia, il tempo complessivo dalla sottomissione del dossier registrativo al primo acquisto di un ATMP rimborsato è in media di quasi 4 anni. Tuttavia, la pipeline di terapie avanzate si fa sempre più robusta con ben 46 protocolli identificati, molti dei quali sono destinati a malattie rare”.
Eppure, nonostante la crescita, la situazione attuale del mercato presenta delle sfide. Secondo Luccini, “La spesa per ATMP è destinata ad aumentare, con previsioni che oscillano tra i 675 e i 940 milioni di euro entro il 2029.” Tuttavia, la responsabilità della rimborsabilità da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) non è sufficiente; l’accesso effettivo al trattamento è influenzato dalla disponibilità e dalla preparazione delle strutture sanitarie. Annalisa Scopinaro, presidente di UNIAMO, ha sottolineato l’importanza di sviluppare competenze locali per garantire un accesso unico e tempestivo. “La mancanza di centri di eccellenza nelle Regioni del Sud ha portato a una migrazione sanitaria preoccupante. È essenziale promuovere lo sviluppo di nuove competenze sul territorio e migliorare il servizio per i pazienti,” ha affermato, evidenziando le sfide quotidiane che molte famiglie devono affrontare. In risposta a tali disparità, l’onorevole Luciano Ciocchetti, Vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera, ha esortato a un cambio di paradigma. “È fondamentale abbandonare la logica dei ‘silos’ e implementare meccanismi finanziari che possano garantire un accesso sostenibile. Solo così potremo offrire ai cittadini le migliori cure possibili,” ha dichiarato. La direttrice del Centro Nazionale per la Ricerca e la Valutazione dei Farmaci, Patrizia Popoli, ha descritto il report come una “fotografia dello stato attuale degli ATMP in Italia.” La sua analisi si è concentrata sulla necessità di tradurre le potenzialità delle terapie avanzate in soluzioni tangibili per i pazienti, sottolineando l’importanza di una gestione efficiente e della collaborazione tra i vari enti.
Le istanze sollevate nel report presentato a Roma (consultabile per intero al link www.atmpforum.com/report/) hanno rimesso in moto un dibattito costruttivo sul futuro delle terapie avanzate nel nostro Paese, con occhi puntati sulle potenzialità di superare le disuguaglianze regionali e promuovere una rete più coesa di centri di eccellenza. Per la cronaca, l’evento di presentazione del Report 2024, organizzato da PharmaLex Italy con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Assobiotec, Farmindustria, Ispor, Sihta, Università del Piemonte Orientale, AIL, Uniamo, è stato realizzato con il contributo incondizionato di CSL Behring, Gilead Sciences, medac Pharma, Novartis, Pierre Fabre, Roche, Pfizer e Vertex Pharmaceuticals. Il cammino da percorrere è lungo, ma gli esperti sono determinati a garantire che l’innovazione possa raggiungere tutti i pazienti, portando con sé speranza e guarigione in un panorama medico in continua evoluzione.
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