Boehringer Ingelheim ha annunciato nei giorni scorsi i risultati di uno studio osservazionale che ha valutato l’impatto degli aggiustamenti di dosaggio di afatinib in pazienti con tumore polmonare “non a piccole cellule” positivo per mutazioni EGFR (recettore del fattore di crescita dell’epidermide). Lo studio ha dimostrato che nella pratica quotidiana, la cosiddetta real world evidence, l’esperienza con afatinib (Giotrif) ha aiutato a migliorare la tollerabilità del farmaco, mantenendo l’efficacia. Cioè si riduce il rischio di progressione del tumore polmonare con una target therapy di seconda generazione più maneggevole, quale appunto afatinib. Questi risultati, in linea con gli studi clinici, sono stati pubblicati online prima del meeting dell’American Society of Clinical Oncology – ASCO 2018.

“I risultati dello studio RealGiDo che ha analizzato l’impiego di afatinib nella vita reale forniscono ai medici conoscenze che li aiutano a rispondere ai bisogni individuali dei loro pazienti con cancro polmonare avanzato – ha dichiarato Victoria Zazulina, di Boehringer Ingelheim -. I dati relativi all’impiego nella vita reale hanno un ruolo importante nell’accrescere le nostre conoscenze sull’impiego dei farmaci oncologici al di fuori degli studi clinici”.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale