Roma, 13 set. (askanews) - Il cinema italiano continua a far fatica ed è inutile fare polemica sugli attori italiani poco chiamati all'estero. È il pensiero amareggiato di Carlo Verdone che, a Roma, in occasione della presentazione della sua serie "Vita da Carlo Seconda Stagione", su Paramount+ dal 15 settembre, tornando anche su quanto detto da Pierfrancesco Favino alla Mostra di Venezia, ha dichiarato: "Siamo sempre là, abbiamo Barbie e Oppenheimer, non è che cambia qualcosa, ogni tanto c'è qualche film italiano che tenta qualcosa in più ma più di tanto non ce la fa; interroghiamoci su questo, non facciamoci troppe domande sul perché non prendono attori italiani in film americani per un personaggio italiano, queste polemiche lasciano il tempo che trovano; ha detto bene Sofia Coppola quando ha detto: il regista è l'artefice del film, è l'autore, quindi se Mann ha scelto Adam Driver, deve essere così". "Hanno chiuso troppi cinema, è vero che il cinema si è risollevato, ma grazie a due film, lo sappiamo, quindi dobbiamo tutti riflettere su cosa manca davvero al cinema italiano: vogliono novità, è la scrittura, cosa manca? È un grande punto interrogativo ma i risultati mi mettono pensiero, vedo solo grossi film Usa, sempre tre, quattro pellicole, e il resto fatica moltissimo. Io mi auguro di cuore che si riprenda, ma forse si deve cambiare qualcosa nella scrittura, avere un'ottica differente, non so" ha concluso Verdone.
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