Giovedì 6 Febbraio 2025

Trump sanziona la Corte penale internazionale, Netanyahu ringrazia

Washington, 7 feb. (askanews) - Donald Trump ha dato il via ad una battaglia contro la Corte penale internazionale, con il sostegno e i ringraziamenti del premier israeliano Netanyahu, in visita nei giorni scorsi a Washington e il cui mandato di arresto internazionale è stata la causa scatenante delle azioni del presidente degli Stati Uniti. Al momento sono stati firmati degli ordini esecutivi che prevedono sanzioni finanziarie e restrizioni per alcuni funzionari della Cpi, e i loro familiari, coinvolti in indagini che riguardino gli Usa o loro alleati, ma non è esclusa la possibilità di una legge del Congresso contro la Corte, definita da Netanyahu nel messaggio di ringraziamento per Trump "corrotta, antiamericana e antisemita". La Cpi ha condannato il gesto e ha chiesto agli Stati di rimanere "uniti a sostegno della giustizia e dei diritti umani fondamentali", sostegno che è arrivato immediatamente dall'Onu. Qualche tensione invece si preannuncia in Europa sul tema: alla ferma condanna della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen risponde il premier ungherese Viktor Orban secondo cui "È tempo per l'Ungheria di rivedere" la sua posizione nella Cpi. Lo scopo della Corte penale internazionale, che ha sede all'Aja ed è stata fondata nel 2002 col Trattato di Roma, è quello di indagare, e in caso processare, le persone accusate di gravi crimini che interessano la comunità internazionale: genocidio, crimini di guerra, crimini contro l'umanità e aggressione. Ne fanno parte 125 Paesi, ma non Israele e Stati Uniti.