Tel Aviv, la folla in lacrime per la riconsegna degli ostaggi morti
Tel Aviv, 20 feb. (askanews) - In piazza a Tel Aviv gli israeliani piangono assistendo su un maxischermo alla cerimonia organizzata da Hamas in un ex cimitero a Khan Younis per riconsegnare alla Croce Rossa i corpi di quattro ostaggi morti.
Sono stati restituiti, in bare con le loro foto, i corpi di Shiri Bibas e dei suoi due figli Kfir e Ariel, nove mesi e 4 anni rispettivamente, e di Oded Lifshitz. Il padre dei due piccoli, Yarden, era stato liberato lo scorso primo febbraio insieme ad altri ostaggi vivi in base all'accordo di tregua con Hamas.
"Sono molto triste, non ci sono altre parole, ho il cuore spezzato", dice una donna con la voce rotta, in mezzo a decine di bandiere israeliane. Alcuni attaccano il governo e si chiedono se sia stato fatto abbastanza per evitare queste morti. "Siamo molto preoccupati che Netanyahu e il suo governo di destra facciano di tutto per fermare la seconda fase dell'accordo e andare contro la volontà del loro popolo. Speriamo di poter ribaltare la situazione e riportare in vita coloro che sono ancora vivi" dice un ragazzo.