Stop agli aiuti Usa, gli ucraini: "Una pugnalata alla schiena"
Kyiv, 4 mar. (askanews) - Gli ucraini per le strade di Kyiv commentano la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di sospendere gli aiuti militari americani, facendo pressione sull'Ucraina affinché accetti i negoziati con la Russia, a due anni dall'invasione dell'esercito di Mosca.
"È come una pugnalata alla schiena, perché contavamo su di loro, contiamo su di loro", dice Sofia, che lavora nella finanza.
"Sarà difficile per noi senza aiuto? Non lo so - riflette Igor Peresada, dipendente pubblico - ma arrendersi, accettare tutte le condizioni di Putin, non è un'opzione, perché se smettiamo di combattere, l'Ucraina smetterà di esistere come stato indipendente. Se Putin vuole una tregua, può ritirare le sue truppe e basta, e la guerra finirà". "Non hanno bisogno delle nostre scuse - aggiunge - hanno bisogno di mettere una spunta sul fatto che Trump è un grande leader, ha risolto tutto", "È una specie di asilo nido, non capisco, questo non è il livello degli statisti."
Per Volodymyr Perkhrest l'Europa non è in grado di soddisfare le necessità in fatto di armi dell'Ucraina e questo aumenta la pressione sul governo. "Trump sta già facendo pressione - dice - se la prende solo con i deboli, non può fare niente con i forti, non è capace, ha bisogno di una decisione rapida e se la prende con chi può essere messo sotto pressione. È solo una persona senza scrupoli".