Milano, 14 mar. (askanews) - Il compimento di elezioni "libere ed eque" rappresenta "l'essenza della democrazia in ogni Paese", ma "in Russia le elezioni non saranno né libere né eque, perché sappiamo già che i politici d'opposizione sono in prigione, alcuni sono stati uccisi, e molti altri si trovano in esilio". Lo ha detto oggi il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, presentando il suo Rapporto annuale per il 2023. Secondo il leader dell'Alleanza, il voto per le presidenziali in Russia inoltre non potrà considerarsi libero ed equo perché servirebbero "una competizione", delle "liste diverse", "una discussione aperta" e "una stampa libera e indipendente", che "in Russia è assente". Ricordando che il presidente Vladimir Putin ha tenuto il potere in Russia "per decenni", Stoltenberg ha quindi aggiunto che "nessuno si aspetta che le elezioni russe di questa settimana conducano a qualche cambiamento al Cremlino". Quindi ha avvertito: qualsiasi tentativo di organizzare elezioni russe nelle regioni occupate dell'Ucraina sarebbe "completamente illegale".
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