Martedì 28 Gennaio 2025

Shoah, Edith Bruck: Educare i figli al rispetto di ogni essere umano

Roma, 27 gen. (askanews) - "Possiamo educare i nostri figli diversamente, secondo me, per tutto il male che abbiamo vissuto, non solo noi ebrei, ma per quello che vivono oggi e vivranno domani e stiamo vivendo, non siamo in un mondo roseo nemmeno oggi. Prima bisogna educare i bambini al rispetto di qualsiasi essere umano, di qualsiasi colore o fede, rispetto totale, non ci sono esseri umani di serie B o serie C. Ogni vita è preziosa, ogni vita, di chiunque, ovunque, sia chiaro questo": lo ha dichiarato la scrittrice e poetessa sopravvissuta all'Olocausto Edith Bruck, intervistata da Fabio Fazio a "Che tempo che fa" sul Nove, dove ha parlato del suo libro "La donna dal cappotto verde" (edito da La nave di Teseo, 2025). "Poi la scuola, dopo la famiglia, la scuola deve insegnare molto di più del passato, perché insegnano poco e male. In nessuna parte in Europa è stato affrontato, mentre una piccola parte in Germania. L'ho detto anche all'ambasciatore (tedesco, ndr) che è venuto a trovarmi l'altro giorno: 'solo i tedeschi si sono confrontati in qualche misura con il loro passato', che stanno ancora pagando con risarcimenti, ma nessun altro paese, dopo la guerra come se niente fosse successo, questo non è un insegnamento per i giovani. È stato tutto taciuto, nessun paese si è confrontato con il proprio passato, eccetto in qualche misura come ho già detto la Germania", ha aggiunto Bruck.