Mercoledì 22 Gennaio 2025

Salute mentale, in Parlamento un gruppo per superare l'emergenza

Roma, 22 gen. (askanews) - La salute mentale è una emergenza e bisogna dare risposte concrete. Questo l'obiettivo dell'intergruppo parlamentare "One Mental Health", presentato al Senato. Uno spazio di dialogo e confronto per coordinare e valorizzare le istanze di tutti gli attori operanti nel mondo della salute mentale: esperti, enti, aziende, associazioni. Senatore Ignazio Zullo, presidente integruppo 'One Mental Health', spiega: "Abbiamo necessità non solo di approfondire gli aspetti legati all'assistenza, quindi all'organizzazione dei servizi sanitari ma anche di tutti quegli aspetti legati alla protezione sociale. L'investimento deve andare anche nell'area della integrazione socio sanitaria, tra aziende sanitarie e comuni. Perché anche questo diventa importante". Servono interventi legislativi efficaci, in grado di migliorare l'accesso alle cure e l'inclusione sociale per le persone con disturbi mentali. "E' evidente che dobbiamo arrivare ad un prodotto legislativo, parlamentare che guardi all'organizzazione, alle risorse, ed anche a tutto un'aspetto che riguarda l'area della protezione sociale, dell'invalidità, dell'accompagnamento, di reinserimento lavorativo, scolastico. Tutte questioni molto complesse che devono porre al centro la persona e le famiglie" dice ancora Zullo. Ogni giorno, in Italia, le persone che si presentano al pronto soccorso per disturbi della psiche sono oltre 1.500. Eppure i Dipartimenti di salute mentale hanno subito un vero e proprio crollo. Ed a livello nazionale mancano quasi 12mila operatori. Per Alberto Siracusano, professore Emerito di psichiatria, Università di Tor Vergata, "i numeri sono drammatici, c'è una epidemia silente sulla salute mentale. Bisogna fare diverse azioni. Una che può sembrare generale ma è determinante riguarda la nuova cultura della salute mentale. Far capire che oggi la salute mentale, la 'One Mental Health', richiede ed è qualche cosa che tutti noi dobbiamo capire meglio. Nel rapporto tra il nostro corpo, l'ambiente, le relazioni". Ogni anno, la depressione e l'ansia rubano al mondo 12 miliardi di giornate lavorative. In Italia, questa crisi vale il 4 per cento del Pil. Per il senatore Zullo, "molte di queste patologie vengono negate, vengono nascoste. Ma quando noi facciamo comunicazione, facciamo comprendere che questa è una patologia come tante altre e quindi non c'è da vergognarsi. Perché accade anche questo. E' evidente che viene fuori un sommerso, dentro una società che è cambiata. Perché le relazioni affettive sono cambiate. Alle separazioni, al mondo del lavoro che viene meno. Ho i figli all'università e ad un certo punto perdo il lavoro. C'è tutto un cambiamento interiore nella persona, nella famiglia, nei suoi membri, nei rapporti tra le persone. E' chiaro che i numero tenderanno sempre più ad aumentare". Sono 16 milioni le persone che nel nostro Paese affrontano problemi di salute mentale. Gli uomini sono più colpiti da disturbi schizofrenici, da abuso di sostanze e da ritardo mentale; mentre le donne mostrano tassi quasi doppi di depressione e disturbi affettivi. Per il professor Siracusano,"isogna fare degli interventi per trovare delle risorse che permettano di adeguare il più possibile il nostro sistema sanitario nazionale in campo psichiatrico a quelle che sono le esigenze. Abbiamo carenza di strutture, di operatori, ma se ci si muove tutti insieme, speriamo anche con l'iniziativa dell'intergruppo, ci consenta di poter arrivare all'obiettivo, che è quello di migliorare l'assistenza sulla salute mentale".