Roma, 11 mag. (askanews) - "I fattori che mettono a rischio la natalità riguardano moltissimo le pari opportunità. Per questo è importante che il mio ministero si chiami Pari Opportunità, Famiglia e Natalità, perché sono tre elementi strettamente collegati che disegnano un programma di governo. Noi vogliamo agire attraverso tutti i provvedimenti per sostenere il lavoro femminile, la conciliazione e l'armonizzazione tra vita e lavoro, creare un ambiente di lavoro favorevole alla maternità e alla paternità e ovviamente anche sostenere la famiglia attraverso tutti i provvedimenti, considerando come fondamentale il criterio dei figli": così la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella, a margine dell'intervento agli Stati generali della Natalità a Roma. "Noi abbiamo cominciato nella prima legge di bilancio a finanziare appunto i mutui agevolati - ha ricordato - e poi stiamo intervenendo sui trasferimenti diretti con l'aumento dell'assegno unico, che abbiamo aumentato in modo sensibile del 50% e soprattutto per le famiglie numerose, dal quarto figlio in poi, con una maggiorazione forfettaria strutturale, e poi attraverso il provvedimento che ha sostituito il Reddito di cittadinanza che oggi è molto mirato ad aiutare le famiglie con figli e quindi contrastare la povertà infantile, che è il maggior problema della povertà in Italia".
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