Roma, 22 mag. (askanews) - "Prima di tutto se non ci sono state aggressioni è anche perché c'era la polizia. Ci sono stati dei tafferugli, ho chiesto che non venissero portate via le ragazze che si stavano straiando per terra, proprio perché anche per il mio passato conosco queste cose e certamente non volevo che la polizia intervenisse. Ritengo che le contestazioni siano tutte legittime, non far parlare una persona è una cosa diversa": così la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella a In Onda su La7 commenta la contestazione ricevuta al Salone del Libro di Torino. "Io ho fatto salire una delle rappresentanti di questo gruppo di contestatori, lei ha letto il suo comunicato che era quasi tutto sul fatto che al Salone del Libro non c'era spazio per i temi green, non c'era stata attenzione per i temi ambientalisti. Poi pensavo si potesse continuare il dibattito, ho chiesto che continuasse tra di noi, così non è stato. Quello che si voleva era che io non potessi parlare, fuori Roccella dal Salone del libro", ha concluso.
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