Mosca, 13 mag. (askanews) - Il rimpasto di governo russo concentrato sulla dirigenza militare segna un cambiamento significativo per questo quinto mandato del presidente Vladimir Putin - iniziato il 7 maggio - e mostra la prima vera cesura da quando decine di migliaia di truppe furono inviate da Mosca in Ucraina nel febbraio 2022. Ora molti si aspettano che Nikolai Patrushev, già segretario del Consiglio di sicurezza, vada a capo dell'amministrazione presidenziale russa, ma non c'è nulla di scontato quando si tratta di Cremlino. Mentre la novità dell'arrivo di Andrej Belousov - già primo vice primo ministro - al Ministero della Difesa, non è solo un colpo di scena o la sfida più importante della vita per l'economista che ha saputo predire la crisi del 2008: mettere Belousov al posto di Sergei Shoigu durante una guerra ibrida con l'intero Occidente, è anche un modo per integrare l'intero comparto Difesa con l'economia del Paese. Belousov è un economista, figlio di un economista. Un monetarista divenuto keynesiano che si è convinto che lo Stato debba sottomettere le grandi imprese. Secondo alcuni si tratta di un segnale che la guerra durerà per molto tempo: il Paese con lui sta adattando la sua economia a questo. Il Cremlino ha spiegato la nomina del 65enne Belousov con il desiderio di ricostruire il comparto e di integrare l'intera economia. Ma ci sono anche analisti secondo i quali Putin ha avviato questi strani rimpasti al Ministero della Difesa e in altri dipartimenti per prepararsi alla trattativa e a negoziati futuri, lasciando il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov al suo posto, dopo 20 anni di onorato servizio: a testimonianza che la porta della diplomazia non è chiusa. Sul campo di battaglia continua pesantissima l'offensiva russa nella regione di Kharkiv, ma l'Ucraina, pur in difficoltà, non smette di attaccare la Crimea, e le regioni di Belgorod e Kurske mentre cerca di mantenere le posizioni conquistate.
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