Pecoraro: Biodiversità in Costituzione ma COP16 ignorata
Roma, 26 feb. (askanews) - É in corso a Roma, presso la sede della FAO, la Conferenza Mondiale sulla Biodiversità (COP16), un evento di rilevanza globale che riprende il percorso purtroppo fallito in Colombia per la tutela della ricchezza naturale del pianeta. Tuttavia, nonostante l'importanza strategica del tema, l'Italia assiste a un preoccupante silenzio da parte del Governo, del Parlamento e delle principali forze politiche.
A denunciarlo è Alfonso Pecoraro Scanio presidente della Fondazione UniVerde e già ministro dell'Ambiente, che ha presenziato alla protesta dei giovani attivisti per il clima di fronte al palazzo della FAO e sottolinea l'assenza di un impegno concreto da parte delle istituzioni italiane, proprio in un Paese che tre anni fa ha inserito la tutela della biodiversità tra i principi fondamentali della Costituzione.
"L'Italia è uno dei pochi Paesi al mondo ad aver sancito costituzionalmente la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nell'interesse delle future generazioni. E in questi giorni proprio i giovani protestano davanti alla sede della FAO per chiedere azioni concrete, dimostrando più consapevolezza e responsabilità di chi governa", ha dichiarato Pecoraro Scanio.
L'ex ministro ha espresso il suo pieno sostegno ai ragazzi di Fridays for Future, Legambiente, Marevivo, Greenpeace e ad altre organizzazioni giovanili che stanno manifestando per chiedere risposte immediate.
L'Italia è il Paese europeo con il più alto livello di biodiversità, un patrimonio naturale che rappresenta non solo un valore ambientale, ma anche un pilastro economico fondamentale per settori chiave come il turismo e l'agroalimentare ma anche la produzione di farmaci e per l'equilibrio del nostro mondo.
"Gran parte del PIL mondiale dipende dalla biodiversità. I medicinali con cui ci curiamo derivano dalla biodiversità. La nostra ricchezza enogastronomica, con la sua straordinaria varietà di prodotti e ricette, è il frutto di questa diversità naturale. Distruggere la biodiversità significa compromettere la nostra economia, il nostro benessere e il futuro delle prossime generazioni", ha aggiunto Pecoraro Scanio.
La COP16 rappresenta un'occasione cruciale per adottare misure concrete a tutela della biodiversità, un bene essenziale per la vita sul pianeta. Pecoraro Scanio chiede alle istituzioni italiane di non rimanere inerti di fronte a questa sfida globale:
"È insopportabile che non ci sia attenzione su un tema così vitale. La bellezza della natura, la ricchezza dei nostri fondali marini e delle nostre foreste non possono essere distrutte. I giovani hanno ragione a chiedere azioni immediate e il loro appello non può essere ignorato".
L'Italia, con il suo straordinario patrimonio naturale, deve essere in prima linea nella difesa della biodiversità e nell'attuazione di politiche concrete per la sostenibilità ambientale.