Parigi, 5 ago. (askanews) - Il Louvre e la vita di un museo durate le Olimpiadi. La mattina presto intorno alla famosa Piramide ci sono già turisti e visitatori, ma la sensazione è di relativa tranquillità; il clamore dei Giochi è vicino, ma nella grande corte del palazzo reale l'eco arriva abbastanza flebile. Il museo continua la sua vita, costellata di incredibili capolavori, ma in questi giorni di sport è possibile guardare alle collezioni di uno dei templi della cultura mondiale con occhi diversi, magari seguendo anche qualche suggestione olimpica. Del resto tante delle statue antiche conservate qui rappresentano momenti di azione, di combattimento, comunque dinamiche che possono fare pensare a delle forme di competizione sportiva, ma pure la meravigliosa Nike di Samotracia sembra un manifesto alla velocità, al fronteggiare ogni sfida senza timore di essere fermati. Poi, quando si arriva nel grande corridoio italiano, uno dei luoghi con una concentrazione del genio del nostro Paese da far paura, la sfida di resistenza è quella del visitatore chiamato a percorrerlo per intero, camminando dentro la meraviglia della Vergine delle rocce di Leonardo o della Morte della Vergine di Caravaggio, o ancora del San Francesco di Giotto, e poi le Nozze di Cana del Veronese. Una maratona estetica ed emotiva straordinaria, anche per il giovane tifoso di Bellingham.. Restando nel gioco dello sport ci sono i cavalieri di Paolo Uccello nella Battaglia di San Romano, così come gli Orazi di David che sembrano prepararsi a una sfida finale, e perfino un Virgilio pronto a lottare con Filippo Argenti, nell'inferno dantesco immaginato da Delacroix. Ma poi Olimpia arriva davvero, con parti dei marmi del fregio del grande tempio di Zeus che nella città dei giochi dell'antichità era una delle meraviglie del mondo. E qui forse il cerchio si chiude. Anzi no, perché le folle assiepate davanti alla Gioconda ci ricordano quanto siano importanti, nei grandi eventi sportivi, anche gli spettatori, e Monna Lisa in questa gara per fare sold out è sempre in testa, anche nelle giornate meno sovraccariche di visitatori. Giornate nelle quali l'intero Louvre sembra risplendere ancora di più, quasi come una medaglia d'oro nel sole.
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