Camaldoli (Arezzo), 8 ott. (askanews) - Quanto è avvenuto in Israele con l'attacco da parte di Hamas "è una tragedia immane, che non ci saremmo mai aspettati e che non sappiamo come evolverà e come si concluderà". Lo ha detto il Segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin, a margine dell'incontro della rivista Il Regno "La 'terza questione cattolica'. La Chiesa, i cattolici e l'Italia" a Camaldoli, sottolineando che "le fragili speranze di pace che sembravano delinearsi un po' all'orizzonte stanno andando completamente in fumo". "E' una tragedia immane, che non ci saremmo mai aspettati, che non ci saremmo mai aspettati e che non sappiamo come evolverà e come si concluderà - ha spiegato il card. Parolin -. Questo che sta succedendo davvero va al di là dell'immaginabile. Non so cosa dire, mi sento talmente colpito e addolorato da queste vicende che si stanno svolgendo. Il mondo sembra proprio impazzito, sembra che ormai si faccia solo affidamento sulla forza, sulla violenza e sul conflitto per risolvere problemi che ci sono e che sono problemi reali, che vanno affrontati e risolti con ben altri meriti". "Al di là delle distruzioni delle vite umane a cui abbiamo assistito in maniera orripilante, al di là di tutti i problemi che ci sono adesso con gli ostaggi presi da parte di Hamas e con la reazione" di Israele, ha aggiunto il cardinale. "Sono le fragili speranze di pace che sembravano delinearsi un po' all'orizzonte stanno andando completamente in fumo - ha concluso il Segretario di Stato Vaticano -. Questo esigerà uno sforzo molto molto più grande per poter riprendere i fili e tentare di arrivare a una soluzione pacifica che è l'unica soluzione giusta e l'unica soluzione efficace che eviterà il ripetersi di queste situazioni". Speriamo che l'Europa recuperi il suo ruolo di pace di fronte alla crisi che si apre in Medio Oriente. "L'Europa - ha spiegato il card. Parolin - si è costituita proprio come un'esperienza fondamentale di pace dopo le grandi tragedie del Novecento. E non solo al suo interno ma anche all'esterno. Però credo che i problemi che ci sono all'interno dell'Unione europea e la difficoltà di rapportarsi in maniera giusta con le altre realtà rendano difficile questo ruolo di pace che l'Europa dovrebbe svolgere nel mondo. Speriamo che recuperi questo suo ruolo, questa sua dimensione, ma non lo vedo così chiaro e così netto".
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