Microonde contro virus respiratori, nuove conferme sull'efficacia
Milano, 21 gen. (askanews) - Una tecnologia italiana chiamata e4shield, che utilizza onde elettromagnetiche innocue per l'uomo per inattivare i virus respiratori presenti nell'aria, si conferma molto valida contro malattie come il Covid, l'influenza stagionale o il virus respiratorio sinciziale. Dopo la validazione dell'Università Statale di Milano e le certificazioni del Campus Bio-Medico di Roma e dell'istituto indipendente italo-statunitense ViroStatics, arriva infatti quella dell'università di Genova, che le attribuisce un'efficacia superiore al 90%.
"È un intervento - ha detto Gaetano Privitera, professore emerito di igiene all'Università di Pisa - di grande promessa delle prospettive che io vedo, come professionista della sanità pubblica, per il contenimento delle patologie a trasmissione respiratoria. Funziona non sul meccanismo che noi ci potremmo aspettare dalle microonde, per quello che noi conosciamo dalla nostra vita domestica, cioè con una funzione di riscaldamento, ma per il fatto che alune frequenze mettono in risonanza delle componenti strutturali dei virus portandoli alla disgregazione. Un meccanismo molto veloce che è fortemente vantaggioso rispetto alle alternative".
Rispetto ai trattamenti di filtrazione e ricambio dell'aria ha infatti un effetto specifico e immediato, e un recente studio pubblicato dalla rivista scientifica Nature Scientific Reports e firmato, tra gli altri, dall'ex presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha validato anche la strada dell'utilizzo sugli animali, per prevenire la diffusione dell'influenza aviaria negli allevamenti.
"Al momento la tecnologia - ha ricordato Vincenzo Pompa, Ceo di e4life - è stata applicata contro i virus umani, chiamiamoli così, cioè Covid, influenza e Rsv, con lo sviluppo di due dispositivi: un primo dispositivo ipotizzato e sviluppato per essere installato negli ambienti, affisso a soffitto o a parete, che copre circa 50 metri quadrati, un secondo dispositivo indossabile e portabile che crea una bolla attorno al portatore. Il terzo e ultimo dispositivo invece è stato sviluppato per gli allevamenti, quindi a tutela degli animali. Si tratta di un dispositivo completamente diverso, industriale, focalizzato e progettato appositamente per quel contesto".
Quanto alla paura di effetti negativi delle onde elettromagnetiche sull'uomo i test Sar che misurano l'energia trasmessa dai dispositivi potenzialmente assorbibile dal corpo hanno escluso qualsiasi rischio tanto che una delle prime applicazioni su larga scala sarà probabilmente a stretto contatto con i soggetti più fragili della società, gli anziani, grazie a una convenzione firmata da e4life e Anaste, associazione nazionale delle strutture territoriali per la terza età.