Libano, razzi contro base italiana Unifil. Tajani: "Inammissibile"
Roma, 19 nov. (askanews) - È "inammissibile e inaccettabile che si spari contro il contingente Unifil". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando gli otto razzi che hanno colpito il quartier generale del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil (Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite) a Shama, nel sud del Libano.
"Dovrebbero essere razzi lanciati da Hezbollah, almeno dal tipo di razzi...e anche gli israeliani hanno confermato che si tratta di razzi partiti da Hezbollah", ha detto il capo della diplomazia italiana, parlando a margine della presentazione alla Farnesina della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.
"Abbiamo chiesto agli israeliani di garantire la sicurezza dei nostri militari, abbiamo chiesto chiarimenti quando c'è stato qualche colpo partito da parte israeliana, e con maggiore fermezza chiediamo, perchè sono tanti i razzi lanciati in quell'area di Hezbollah, di non toccare le truppe italiane", ha aggiunto Tajani, "non hanno alcun diritto di farlo, sono truppe che hanno garantito anche la sicurezza di Hezbollah. È quindi inammissibile e inaccettabile che si spari contro il contingente Unifil. Se è stato un errore, imparino a usare meglio le armi che usano. Noi non siamo nemici di nessuno, siamo lì per portare la pace: tutta la mia solidarietà ai militari italiani che sono in questo momento impegnati nell'Unifil, ci auguriamo che questo sia l'ultimo episodio negativo che vede coinvolti i nostri soldati".