La dimensione sottomarina: a Milano un focus sul quadro giuridico
Milano, 5 mar. (askanews) - La dimensione sottomarina e i rapidi sviluppi sollevano complesse questioni di carattere scientifico e tecnologico, ma necessitano anche di confronti sul piano giuridico. A Milano il convegno "Il diritto di uno spazio estremo: la dimensione sottomarina" presso l'Università degli Studi di Milano - Bicocca ha affrontato proprio questo.
L'apertura dei lavori ha visto il Capo di Stato maggiore della Marina Militare, l'ammiraglio Enrico Credendino parlare delle nuove sfide di fronte a noi.
"L'Italia è un paese marittimo che deve gran parte della propria economia alla possibilità di utilizzare il mare, l'ambiente marino e quindi il mondo subacqueo. Le nostre infrastrutture strategiche sono prevalentemente infrastrutture subacquee, quindi per noi la capacità e la possibilità di sfruttare la dimensione subacquea è essenziale" ha detto Credendino.
La possibilità di sfruttare quello che c'è sotto e nel mare è essenziale ed è sempre più attuale.
"Il mondo subacqueo è meno influenzato dagli effetti di cambiamenti climatici ed è per questo che bisogna essere in prima linea per investire in maniera adeguata" ha detto Credendino. "L'Italia, peraltro, ha creato una struttura importante che è il Polo Nazionale dell'Innovazione Subacquea, che riunisce tutte le realtà, le università, le industrie di difesa, le piccole e le medie imprese, la Marina Militare, con lo scopo di fare studi di ricerca e sviluppare progetti che vadano in questa direzione" ha spiegato.
Dal Baltico al Mar Mediterraneo, la storia e anche l'attualità dimostrano l'importanza di una maggiore sorveglianza e conoscenza delle profondità marine. Ma il quadro giuridico relativo - in base anche a quanto emerge dal convegno - è un altro settore da sondare ed esplorare e presenta la necessità di un concreto ulteriore sviluppo.
Immagini: Marina Militare, askanews