Julius Meinl: Ballo delle caffetterie è una fiaba ancora attuale
Vienna, 25 feb. (askanews) - Le fiabe hanno il potere di trasportarci in luoghi magici, dove in questo caso la tradizione si fonde con i sogni e l'innovazione. Siamo nel palazzo imperiale di Vienna, al Ballo delle Caffetterie: un evento che celebra l'atmosfera unica delle storiche caffetterie viennesi, Patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO. Sulle note di Strauss si danza in onore dei luoghi dove artisti e pensatori cercavano ispirazione sorseggiando una tazza di caffè. E qui ritroviamo Christina Meinl, quinta generazione di un'azienda familiare che ha 162 anni di storia. Proprio davanti a una tazza di caffé ci aveva raccontato poco prima l'importanza di un'eredità non solo economica ma anche culturale.
"Julius Meinl è un'azienda familiare. La nostra eredità a Vienna è da dove veniamo, dove ci troviamo e con la quale siamo cresciuti, con i nostri caffè di qualità; si collega ora anche al ballo che ovviamente è una favola dei tempi passati ma ancora molto attuale oggi", afferma Christina Meinl, Vice President Group Strategies & Corporate Communication.
E come in ogni ballo, ci sono tante combinazioni.
"La combinazione tra qualità ed etica, insieme con l'innovazione, è la cosa più importante. La qualità nella tazza è ciò che rappresentiamo. Approvvigionamento etico e responsabile dei prodotti, rimanendo sempre al passo con i gusti delle persone, restando fedeli ai nostri valori", spiega Christina Meinl.
Le tradizioni europee resistono, ma il mondo sta cambiando.
"Personalmente vengo da un viaggio in Honduras: ho visto il cambiamento climatico avere un impatto reale sugli agricoltori. É imprescindibile una vera sostenibilità nel mondo del caffè, senza rinunciare all'innovazione e tenendo conto delle esigenze del consumatore. Ma non c'è alternativa al caffè sostenibile", aggiunge Christina Meinl.
Peraltro Julius Meinl ha in Italia un asset e centro produttivo strategico: lo stabilimento di Vicenza, per oltre l'85% della produzione. Ma l'Italia è anche un mercato chiave per la crescita globale dell'azienda. Insomma come un valzer, dove si unisce l'identità viennese all'eccellenza manifatturiera italiana.
"L'Italia è un mercato chiave per la crescita futura del Gruppo Julius Meinl. Vogliamo raddoppiare la nostra attività complessiva da 250 milioni a 500 milioni entro la fine del decennio, quindi entro il 2030. E alcuni dei mercati chiave per questa crescita sono gli Stati Uniti, la Germania e l'Italia. Dove ci sentiamo abbastanza a nostro agio poiché abbiamo già buone radici in Italia", dichiara Marcel Loeffler, ceo e presidente del Gruppo Julius Meinl.
Sulle note di Strauss tra sostenibilità, etica e impegno, Julius Meinl è tra i primi 10 player del settore Ho.Re.Ca. in Italia, VII per valore e VIII per volume in base ai dati sulla competitività 2024 rispetto al 2023.
"Penso che abbiamo molto da offrire ai consumatori di tutto il mondo. La nostra ambizione è quella di sviluppare non solo l'azienda, ma anche la cultura, questa parte di cultura europea delle caffetterie, espandendola in tutto il mondo, con un focus sicuramente negli Stati Uniti, ma anche nei mercati asiatici. In Europa, l'Italia è una delle nostre massime priorità per espandere la cultura e la competenza del caffè: i consumatori stanno sperimentando molte cose nuove, dalle innovazioni ai diversi modi di preparare il caffè, sino alle diverse estetiche del caffè", conclude Marcel Loeffler.