Nairobi, 13 nov. (askanews) - Il mondo dice basta all'inquinamento da plastica. A Nairobi, in Kenya, sono iniziati lunedì 13 novembre 2023 i negoziati dell'Onu per discutere con i leader mondiali, misure concrete da adottare contro la proliferazione di rifiuti che "inondano la natura", dal fondo degli oceani alle cime delle montagne e redigere un Trattato globale sulla plastica per tagliare almeno il 75% della produzione totale di plastica entro il 2040 ,mantenendo l'aumento della temperatura globale entro la soglia critica di 1,5 gradi Centigradi. La posta in gioco è altissima, basti sapere che la plastica, proveniente dalla petrolchimica, è ovunque: rifiuti di ogni dimensione si trovano già sul fondo degli oceani e in cima alle montagne. Addirittura sono state rilevate microplastiche nel sangue o nel latte materno. "L'urgenza rappresentata dall'inquinamento da plastica non può essere sottovalutata - ha detto Gustavo Meza-Cuadra Velasquez, presidente del Comitato Internazionale dei negoziati (Inc) - i rifiuti di plastica continuano a inondare i nostri oceani, danneggiare la fauna selvatica e infiltrarsi nei nostri ecosistemi. Rappresenta una minaccia diretta per l'ambiente, la salute umana e il delicato equilibrio del nostro pianeta. Abbiamo assistito a iniziative promettenti in tutto il mondo che dimostrano che il cambiamento è possibile ma, per fare la differenza, dobbiamo lavorare tutti insieme". Per sostenere l'iniziativa, Greenpeace ha chiesto a tredici celebri personalità del mondo del cinema, dello sport e dell'attivismo di realizzare un video-appello per chiedere ai governi di porre fine all'era della plastica. Greenpeace ricorda che oltre il 99% della plastica è ottenuto dai combustibili fossili e, con una produzione destinata ad aumentare in modo esponenziale, la plastica rischia di aggravare ulteriormente la crisi climatica. Per questo, da tempo, chiede che l'inquinamento da plastica venga affrontato in modo definitivo, riducendone la produzione e promuovendo il riciclo delle materie plastiche. A Nairobi, fino al 19 novembre, sono riuniti oltre un migliaio di delegati, inclusi diversi ministri, per concordare uno strumento giuridicamente vincolante e soddisfare l'obiettivo dell'ONU di chiudere in negoziati del Trattato globale sulla plastica entro la fine del 2024.
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