Los Angeles 5 mar. (askanews) - Negli Stati Uniti è il Super Tuesday, la giornata delle primarie in 15 stati - compresa la California e il Texas - su 6 fusi orari diversi. Ci sono 865 delegati repubblicani in palio. Un candidato presidenziale ha bisogno di 1.215 delegati per assicurarsi la nomina del partito. L'ex presidente Donald Trump arriva vincitore dalle primarie nel North Dakota. Finora il tycoon ha vinto in tutti gli stati che hanno tenuto il voto per la nomination, a eccezione della capitale Washington DC, dove ha trionfato la sfidante, Nikki Haley. La schiacciante vittoria nel North Dakota garantisce a Trump tutti i 29 delegati dello stato e lo porta a conquistare finora 276 delegati contro i 43 di Haley. Inoltre, l'ex presidente ha incassato un'altra vittoria: la Corte Suprema all'unanimità ha accolto il ricorso di Trump, accusato di aver sostenuto l'assalto a Capitol Hill, contro la decisione della Corte del Colorado che lo aveva dichiarato ineleggibile per le primarie, aprendogli così la strada per partecipare non solo alle votazioni nei singoli stati ma per la candidatura repubblicana per un nuovo mandato alla Casa Bianca. "É una grande vittoria per l'America" ha scritto Trump sulla piattaforma TruthSocial. Il Super Tuesday è il momento in cui il gruppo più numeroso di stati tiene le primarie. Dal 1988, quando ebbe luogo il primo grande Super Tuesday, nessun repubblicano ha vinto la nomina presidenziale senza aver conquistato il maggior numero di stati quel giorno. Mentre il primo democratico a beneficiare del "Super Martedì" è stato l'ex presidente Bill Clinton, nel 1992.
© Riproduzione riservata