Roma, 22 gen. (askanews) - Il lancio dei vaccini contro la malaria in un programma di immunizzazione di routine segna un "punto di svolta" nella lotta contro la malattia infettiva che ogni anno uccide fino a 600.000 persone, soprattutto in Africa, secondo l'Oms (Organizzazione mondiale sanità). Dopo una fase di sperimentazione, parte dal Camerun la somministrazione nel continente del vaccino antimalarico RTS,S, nome commerciale "Mosquirix". Per Aurelia Nguyen, direttrice del programma internazionale Gavi, è una giornata storica: "Abbiamo aspettato a lungo un vaccino contro la malaria, ci sono 1-2 milioni di bambini che muoiono all'anno in Africa a causa della malaria, è giunto finalmente il momento in cui siamo in grado di somministrare il vaccino nei Paesi africani". "Abbiamo lavorato a lungo sul vaccino contro la malaria. Ci sono voluti 30 anni. Abbiamo studiato molto per essere sicuri che non abbia degli effetti collaterali che provochino problemi". "Sono i bambini sotto i 5 anni ad essere maggiormente colpiti dalla malaria e pertanto vaccineremo i bambini a partire dai 5 mesi circa, sono previste 4 dosi e le distribuiremo durante i primi due anni di vita". "Ciò che abbiamo fatto finora in tre paesi, Kenya, Ghana e Malawi, sono state introduzioni pilota su piccola scala, per capire come usare il vaccino e ora questi tre Paesi potranno usare il vaccino in modo più esteso. Qui in Camerun inizieremo direttamente la cosiddetta introduzione di routine", ha concluso la direttrice, sottolineando che si è deciso di cominciare nei Paesi dove l'incidenza della malattia è più alta.
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