Venerdì 14 Febbraio 2025

Il Deserto Orientale a Marsa Alam: storia geologica dell'Egitto

Marsa Alam, 14 feb. (askanews) - Un deserto roccioso che si affaccia sul Mar Rosso e che racconta di un antico legame geografico tra l'Egitto e l'Arabia Saudita. Il Deserto Orientale, che si estende a est del corso del Nilo, è diverso dal Sahara sabbioso che è entrato nell'immaginario collettivo e offre scenari fortemente biblici a pochi chilometri dalle spiagge di Marsa Alam, una delle zone turistiche più celebri dell'Egitto. Terre rosse, oppure più scure, in base alla predominanza di fosfati o ferro, piste che attraversano il paesaggio, le colline della catena del Mar Rosso che ricordano l'origine vulcanica della zona: l'area del Deserto Orientale è affascinante e la sua storia è molto antica: i romani lo avevano chiamato il deserto colorato e ancora oggi sono attive miniere di oro e di smeraldo. Ma forse ancora più interessante è la storia geologica di questo deserto che, prima della formazione del Mar Rosso, era collegato all'Arabia Saudita, e questo stesso tipo di paesaggio roccioso è tipico della grande penisola. Infatti "Deserto Arabico" un altro dei nomi con qui è stato chiamato. In una zona in cui normalmente piove solo per due ore in un anno, il cambiamento climatico negli ultimi periodi ha provocato un aumento delle precipitazioni, cosa che spiega la nascita di arbusti verdi che si uniscono alle acacie, le uniche piante che possono resistere in queste condizioni estreme. Il Deserto Orientale, dove vivono tribù di beduini che allevano dromedari e capre, è oggi anche una meta di escursioni turistiche legate a villaggi e resort che sorgono sulla costa di Marsa Alam e e sebbene qui manchino i grandi monumenti dell'epoca dei faraoni è possibile sentire il senso della storia, nella sua forma più antica e selvaggia, legata alla natura prima che alle grandi civilizzazioni.