Giovedì 30 Gennaio 2025

I fanatici del clima: un libro denuncia gli opposti estremismi

Roma, 29 gen. (askanews) - Uno sguardo diverso sulla crisi climatica, nell'ottica di uscire da una logica degli opposti estremismi. All'università Luiss è stato presentato il libro "Le grandi ipocrisie sul clima", scritto da Luca D'Agnese e Roger Abravanel. "L'idea di questo libro - ha detto Abravanel ad askanews - è che ci sono due mondi, entrambi ipocriti, che stanno facendo un danno enorme al pianeta: da un lato ci sono quelli che chiamiamo neo-negazionisti, che dicono che l'emergenza climatica esiste, ma costa troppo occuparsene, non vogliamo le macchine elettriche e non ci piacciono le pale eoliche. Dall'altro ci sono i fanatici della sostenibilità, che impongono alle aziende tutta una serie di impegni per migliorare il mondo anche da un punto di vista sociale e questi stanno creando una crisi di rigetto che fa sì che si butti il bambino, ossia l'emergenza climatica, con l'acqua sporca, che è tutta questa falsa ipocrisia della sostenibilità". Il volume, edito da Solferino, è una riflessione sulle opportunità e sulle sfide per l'economia italiana nella lotta all'emergenza climatica, tra impegno delle imprese per la sostenibilità e un crescente scetticismo verso le pratiche burocratiche in ambito ESG. "La sfida oggi è molto complessa - ha aggiunto Alessandra Prampolini, direttore generale del WWF Italia - e il libro la inquadra correttamente perché i soggetti in campo sono molti: c'è il ruolo dello Stato, del pubblico; c'è il ruolo delle imprese e quello dei cittadini e della società civile. Soltanto da una sinergia tra questi soggetti e da una volontà comune di andare nella stessa direzione può nascere un piano equilibrato per uscire da una situazione che ci sta guidando secondo alcuni verso una catastrofe e che è sicuramente problematica, per poter andare verso una situazione in cui invece lo sviluppo umano torni a essere compatibile con il pianeta che ci ospita". Sul tema del clima, però il mondo corre veloce e l'attualità internazionale in qualche modo ha già posto un nuovo ordine di problemi. "Le scelte di Trump - ha detto l'ex ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini - dimostrano come alcuni dei temi sollevati nel libro vengono trattati da una certa parte politica come un elemento ideologico, fortemente negativo e non guardando al futuro, che è quello che il libro ci invita a fare". E per guardare concretamente al futuro, anche climatico, l'università può offrire ai giovani formazione e consapevolezza.