Roma, 26 gen. (askanews) - "Auschwitz spalancava - e spalanca tuttora - i suoi cancelli su un abisso oltre ogni immaginazione. Un orrore assoluto, senza precedenti - cui null'altro può essere parificato - ideato e realizzato in nome di ideologie fondate sul mito della razza, dell'odio, del fanatismo, della prevaricazione. Un orrore che sembrava inconcepibile tanto era lontano dai sentimenti che normalmente si attribuiscono al genere umano". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia al Quirinale per il Giorno della Memoria. Il presidente in apertura del suo discorso ha citato Levi: "'La storia della deportazione e dei campi di concentramento non può essere separata dalla storia delle tirannidi fasciste in Europa: ne rappresenta il fondamento condotto all'estremo, oltre ogni limite della legge morale che è incisa nella coscienza umana'. Con queste parole, un sopravvissuto all'inferno di Auschwitz, Primo Levi, scolpiva, nel 1973, il giudizio sulle radici e sulle responsabilità prime dello sterminio organizzato e programmato ai danni di donne e uomini definiti di razze inferiori, il più grave compiuto nella storia dell'umanità".
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