Forma Sana, la medicina estetica e la sua funzione terapeutica
Roma, 17 Dic. - Gli italiani spendono sempre di più per i trattamenti di medicina estetica. Una crescita, secondo recenti stime, pari al 42%. Questo vuol dire che un paziente fidelizzato è disposto a pagare dai mille ai tremila euro l'anno. Filler, tossina botulinica, carbossiterapia, epilazione, intralipoterapia e rivitalizzazione cutanea sono i trattamenti più richiesti: "Un trend positivo -spiega Pietro Carlomagno, Cofounder del Centro medico Forma Sana- che però non deve diventare una moda. I trattamenti cioè non possono essere frutto di un capriccio ma di una reale esigenza che va accertata attraverso un'accurata anamnesi. La prima visita, da noi ribattezzata Skin Map, è in tal senso fondamentale perché valuta gli eventuali inestetismi individuandone la causa e agendo per rimuoverla".
L'approccio dunque è volto a garantire un benessere fisico e psichico che va al di là del problema estetico: "Il nostro -sottolinea Alessandra Patti, anch'ella Cofounder del Centro medico Forma Sana- è un settore che mostra diverse sfaccettature e che, per questo, porta con sé lo stigma della frivolezza. E invece ha un valore socialmente rilevante perché va a risolvere problemi di carattere funzionale. Le faccio un esempio: una paziente era venuta da noi per effettuare una criolipolisi, un trattamento di medicina estetica che elimina gli accumuli di grasso. Nel corso della visita, ci siamo accorti che la donna aveva un'insufficienza venosa favorita da un'evidente ritenzione idrica. Abbiamo così scelto di intervenire con la carbossiterapia che, come è noto, punta a migliorare la circolazione sanguigna. Così facendo abbiamo eliminato prima la causa e poi l'inestetismo".
Un modo di agire che sta diventando sempre più popolare: "Siamo convinti -sostengono Carlomagno e Patti- che la medicina estetica non sia quella mostrata, forse meglio dire ostentata, dai Vip o dagli influencer. È invece una vera e propria scienza che interviene sui problemi reali delle persone migliorandone la qualità di vita. Per questo, occorre avviare una rivoluzione culturale che metta al centro la questione terapeutica e quindi il benessere fisico e psichico. In tal senso, abbiamo deciso di postare sui social, e in particolare su Tik Tok, i nostri interventi spiegando, mentre li eseguiamo, quello che stiamo facendo. Pillole informative che hanno appunto l'obiettivo di far capire a chi ci segue come la nostra azione abbia innanzitutto una funzione curativa e, a cascata, intervenga su quei difetti del nostro corpo che ci appaiono insopportabili".