Roma, 20 mag. (askanews) - Si è conclusa la seconda edizione del Festival Nazionale delle Università, che si è svolta all'Università degli Studi LINK di Roma. Il festival ha voluto analizzare la simbiosi e le relazioni che si possono innescare tra intelligenza artificiale, lavoro e competenze. Nato come appuntamento annuale dedicato agli Atenei italiani, il Festival è un'occasione di confronto tra Università, giovani e imprese finalizzato alla crescita economica e lo sviluppo culturale del nostro Paese, in linea con gli obiettivi del PNRR e l'Agenda ONU 2030. Entusiasta dell'ottima riuscita di questa seconda edizione, Pietro Luigi Polidori (fondatore del Festival Nazionale delle Università) ha dichiarato: "Hanno partecipato oltre l'80% delle università italiane, tra studenti, rettori e professori. C'è stata anche una buona risposta dal mondo delle aziende, che collabora a stretto contatto con le università. L'intelligenza artificiale, inoltre, ha raccolto tanta curiosità, anche grazie ai tanti professionisti che hanno spiegato quello che è, ma soprattutto quello che sarà in futuro. Come università dobbiamo prevederlo, individuando anche le nuove professioni". Per Lorenza Lei (co-ideatrice del Festival Nazionale delle Università) "il ruolo delle università è fondamentale per lo sviluppo. Studenti, docenti e imprese, dovranno essere al passo con i tempi, seguendo due parole chiave: responsabilità e consapevolezza. L'intelligenza artificiale è al centro dello sviluppo delle professioni, quindi l'università va a ricoprire un ruolo strategico e centrale. Gli atenei sono la grande risorsa del futuro".
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