Dublino, 21 mar. (askanews) - Francis Bacon è tuttora uno dei pittori più influenti e la sua lezione ha segnato profondamente gli ultimi 60 anni. Le sue figure che sfuggono e le sue geometrie della dissoluzione sono entrate nell'immaginario collettivo, oltre che nella storia dell'arte del secondo Novecento. A Dublino, nella Hugh Lane Gallery, è conservato l'archivio di Bacon e soprattutto è possibile visitare la ricostruzione del suo studio, dove il caos dei materiali è quasi altrettanto potente dei suoi dipinti, anzi, si ha la sensazione, osservando lo spazio, che la struttura rizomatica dello studio fosse qualcosa in grado di influenzare i dipinti stessi nel loro realizzarsi. Per questo guardare lo Studio di Bacon è anche un modo per capire ancora meglio il suo lavoro e la sua eredità. Oltre allo studio e all'archivio, la Hugh Lane conserva anche alcuni importanti dipinti di Bacon, ma accanto a questi il museo tiene molto anche a sottolineare l'importanza delle opere di Sean Scully che lo stesso artista irlandese ha donato e che offrono una panoramica ampia sul lavoro di uno dei più apprezzati pittori astratti di oggi. Inoltre nelle altre sale della galleria si possono trovare dipinti impressionisti, di Manet e Monet per esempio, così come opere video e performative contemporanee. Ma tutto, alla fine, converge di nuovo verso lo studio di Bacon, che si rivela essere un dispositivo magnetico, intorno al quale non si faranno mai abbastanza discorsi. Ma per fortuna a Dublino è anche possibile verderlo questo rifugio, farne una parte del nostro sguardo sentimentale, immaginarlo vivo e popolato dai grandi dipinti, ma anche dalla personalità di Bacon, così complessa nella sua limpidezza drammatica.
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