Da Baku al G20 di Rio, scontri e speranza sulla lotta per il clima
RIo de Janeiro, 16 nov. (askanews) - Dalle difficoltà dei negoziatori sul clima alla COP29 di Baku, al vertice G20 a Rio de Janeiro: in molti sperano che i ministri in arrivo in Brasile riescano a sbloccare la situazione e produrre passi avanti anche per i colloqui in Azerbaigian.
A Baku si scontrano i paesi ricchi e il mondo in via di sviluppo che chiede un totale di 1.300 miliardi di dollari l'anno per finanziare la lotta al cambiamento climatico; l'ultima proposta di compromesso ha ancora variabili aperte su 25 pagine. Per questo i colloqui che si terranno a Rio sono importanti; gli stessi ministri del G20 si dirigeranno a Baku a inizio settimana, dove la COP29 dovrebbe concludersi venerdì 22 novembre. A Rio, c'è un'atmosfera di grande attesa:
Per la studentessa Carina Victoria, "è indubbio che il G20 sia un luogo importante per noi, perché le nostre parole siano ascoltate su questi palcoscenici".
Heloisa Schurmann è vicepresidente dell'associazione La via degli Oceani. "Viaggiamo in barca da 40 anni" dice, "ho fatto cinque volte il giro del mondo. Ho visto da vicino come i cambiamenti climatici ci colpiscono, soprattutto l'invasione della plastica".
Il G20 riunisce lunedì e martedì a Rio le maggiori economie del pianeta, e il Brasile padrone di casa vuole trovare una soluzione allo scontro finanziario prima della COP30 che accoglierà l'anno prossimo nella città brasiliana di Belem.