Mercoledì 24 Luglio 2024

Colombia, il presidente Petro promulga la legge che vieta la corrida

Bogotà, 23 lug. (askanews) - Il presidente colombiano Gustavo Petro ha promulgato la legge "No More Olé", che vieta la corrida nel Paese, ponendo fine, ha detto, al "diritto di uccidere" gli animali come forma di intrattenimento. Davanti a una folla riunita nell'antica arena nel centro di Bogotà, ribattezzata Plaza Cultural La Santamaria, ha dichiarato: "Basta morti nel centro della città di Bogotà. Perché nel centro del Paese - dove regna la vita - possiamo dire con certezza che stiamo costruendo una Colombia come potenza mondiale della vita e una Colombia paese della bellezza". "Rimpiazziamo questo luogo di cultura, anche di sport, di vita più che di morte. È questo il genere di cambiamento di mentalità che si nota oggi nella città di Bogotà". La promulgazoine della legge, sostenuta dagli ambientalisti e già approvata nelle scorse settimane, segna la fine di una pratica che era riconosciuta dalla Costituzione come parte della cultura colombiana. In relatà la legge entrerà in vigore a partire dal 2027. In questo periodo transitorio, lo Stato dovrà garantire un impiego alternativo a coloro che dipendono direttamente o indirettamente dalla corrida e riadattare le arene per attività sportive e culturali. La Colombia vanta la più antica tradizione di corride in tutta l'America Latina ma già da qualche anno le città erano libere di decidere se vietarle o meno. La legge non è stata salutata da tutti favorevolmente. La Colombia si aggiunge così ad altri paesi latinomericani che hanno vietato le corride come Brasile, Cile, Argentina, Uruguay e Guatemala. È consentita ancora in Perù, Venezuela, Ecuador e Messico. E in Europa in Spagna e in alcune città di Portogallo e Francia, dove viene ritenuta una "tradizione locale ininterrotta".