Chiara Amirante: A cosa serve un percorso spirituale?
Roma, 17 dic. - A "I viaggi del cuore" Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti, durante il viaggio in Irlanda sulle orme di santa Brigida, nella quinta puntata in onda su Canale5, ha risposto alla domanda del conduttore don Davide Banzato: "Il popolo irlandese è culturalmente pervaso da una ricerca spirituale che tutt'oggi attrae molti. Dostoevskij scrive che se l'uomo rifiuta Dio, si inginocchia davanti a un idolo, concludendo che siamo tutti idolatri, non atei. Ogni persona cerca - anche inconsapevolmente - di colmare un bisogno spirituale che è inscritto nel suo cuore. Chiediamo a Chiara Amirante perché nella comunità che ha fondato ha voluto inserire un percorso spirituale?"_
Ho sentito la necessità di proporre un percorso spirituale nella comunità Nuovi Orizzonti perché nella mia vita ho scoperto che è solo grazie alla spiritualità che possiamo trovare risposte a quelli che sono i bisogni più profondi del nostro cuore, del nostro spirito: bisogno di pace, di verità, di comunione, di amore, di Dio. Nella nostra società permeata di materialismo e di consumismo abbiamo tentato in tutti i modi di esiliare Dio, abbiamo messo l'io al centro, ma sono d'accordo con l'affermazione di Dostoevskij che quando rifiutiamo Dio diventiamo idolatri perché mettiamo al centro delle nostre azioni scelte, decisioni, il nostro ego, il denaro, il successo, il potere, il divertimento ma niente di tutto questo è capace di saziare la sete del nostro cuore sempre inquieto. C'è un'affermazione molto bella di Sant'Agostino: Tu hai creato il nostro cuore per te e il nostro cuore non trova pace finché non riposa in te. Dio ha impresso nella nostra anima una sete infinita di amore che solo lui che è l'Amore infinito è capace di saziare. Oggi come non mai abbiamo bisogno di riscoprire la forza della spiritualità perché, accecati dalla nostra superbia e dalla nostra illusione di poter essere noi il dio della nostra vita, stiamo correndo verso l'auto distruzione e i sempre più fragili equilibri tra i popoli e le nazioni si giocano su troppe polveriere pronte ad esplodere molte sono di fatto già esplose e purtroppo le conseguenze drammatiche sono sotto gli occhi di tutti. La spiritualità ci permette di scoprire quella pace profonda del cuore di cui tutti abbiamo un profondo bisogno e ci fa comprendere che la felicità non scaturisce dal prevalere sugli altri ed essere sempre in guerra con tutti, ma dal mettersi al servizio dei fratelli, di chi più soffre e fare di tutto per renderli felici. Grazie alla spiritualità copriamo quanto bello sia sostituire la competizione con la cooperazione la comunione. Insieme si vince si raggiungono i risultati più importanti e significativi. Inoltre, più ci impegniamo a donare amore più una gioia profonda scaturisce nel nostro cuore. Ci sentiamo interpellati in prima persona dalle grandi sfide del nostro tempo e possiamo diventare, nel nostro piccolo, strumenti di pace là dove siamo.