Roma, 29 mag. (askanews) - "La leva fiscale per incentivare prodotti, come il fumo elettronico, che hanno un rischio inferiore rispetto al fumo combusto, è importante. Sono stati complessivamente 15 i miliardi raccolti dall'imposizione fiscale sui prodotti da fumo e questo va tenuto in considerazione rispetto alle esigenze delle casse dello Stato. Ma le considerazioni dal punto di vista sanitario sono fondamentali perché consentono di indirizzare anche comportamenti e stili di vita verso scelte meno rischiose". Lo ha detto stamattina Laura Cavandoli, deputata della Lega in Commissione Finanze, intervenuta a Largo Chigi, format di The Watcher Post. "A 20 anni dalla rivoluzione rappresentata dalla legge Sirchia, una delle prime in Europa a vietare il fumo nei locali, c'è ora l'avvento di questi nuovi strumenti, il fumo elettronico e il tabacco riscaldato, che rappresentano un ulteriore passo in avanti: un passo che deve essere però accompagnato gradualmente anche tramite la leva fiscale, per far sì che la concorrenza tra le vecchie sigarette e quelle elettroniche, porti - prima o poi - all'obiettivo di liberarsi del tutto del fumo". "L'impegno del governo è portare avanti una tassazione sostenibile, nel rispetto dei vincoli di bilancio, in un processo che da un lato valorizzi le imprese nazionali e tuteli i posti di lavoro e dall'altro mantenga sempre l'impegno di garantire la salute delle persone", ha concluso Cavandoli.
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