Martedì 11 Febbraio 2025

Cammini e turismo lento, alla BIT l'Umbria punta sulle esperienze

Rho, 11 feb. (askanews) - Il turismo lento e la capacità di fare sistema tra territori come risorsa strategica per il futuro del settore turistico italiano. Anche in questa prospettiva le regioni Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Toscana e Umbria si sono ritrovate in BIT Fiera Milano per promuovere il secondo anno dell'iniziativa "Cammini Aperti", progetto ideato e coordinato anche per questa edizione dalla Regione Umbria. "Il 10-11 maggio, il weekend in cui a maggio si va a camminare - ha detto ad askanews Gianluigi Bettin, responsabile del progetto Cammini aperti per la Regione Umbria - invitiamo tutti gli italiani a venire sulla via di Francesco, sul Cammino di San Benedetto e sulla via Lauretana tra Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio e Marche, perché ci saranno questi grandi eventi: 27 assaggi di cammino. L'idea è di invitare chi non ha mai fatto un cammino, o anche chi è appassionato di cammino, a fare un pezzo su questi cammini con noi per poi percorrere questi grandi cammini, che sono anche itinerari giubilari, in tutta la loro estensione e lunghezza". Grazie alla sinergia tra regioni, ministero del Turismo e territori l'iniziativa ha dato voce alla domanda di esperienze autentiche e rigenerative, che nella scorsa edizione sono state molto apprezzate dal pubblico. E questo tipo di visione del turismo in generale, che comprende anche una forma di restituzione, è quella a cui oggi guarda l'Umbria. "Il turismo - ci ha detto Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria - restituisce soprattutto quando è un turismo esperienziale come il turismo dei cammini che dà vita nei piccoli borghi anche ad attività, di accoglienza, commerciali, di ristorazione, di ricettività, che danno la possibilità per esempio ai giovani di sperimentarsi in nuove attività. Molto spesso i giovani cercano questo, perché cercano anche l'ottima qualità della vita che l'Umbria riesce a garantire". "Cammini aperti" è certamente un progetto che guarda alla natura e alla sostenibilità, alle quali si affianca una ricerca di spiritualità che affonda nella stessa storia delle regioni coinvolte. "Rappresenta una grande opportunità per i prossimi anni sulla quale già stiamo lavorando - ha concluso Simona Meloni, assessore al Turismo e alle Politiche agricole dell'Umbria - cogliendo anche la grande occasione del Giubileo, dell'ottocentenario del Cantico delle Creature e dell'ettocentenario della nascita di Francesco. L'Umbria è cammini lenti, ma è anche turismo lento ed è anche la grande opportunità di legare il turismo all'agricoltura di qualità e anche alla cultura del paesaggio". Lentezza è certamente una parola chiave, che rimanda a una più forte consapevolezza di ciò che i territori possono offrire, ma che può rappresentare anche un antidoto, di cui si sente sempre più bisogno, alla frenesia della vita digitale.