Martedì 2 Luglio 2024

Assange patteggia con la giustizia Usa, tornerà libero in Australia

Roma, 25 giu. (askanews) - Julian Assange è "libero", ha lasciato in aereo il Regno Unito e il carcere di massima sicurezza vicino a Londra, dove era detenuto dal 2019, dopo avere negoziato un accordo di patteggiamento con il sistema giudiziario americano che chiedeva la sua estradizione: l'annuncio è arrivato dalla sua organizzazione WikiLeaks. Perseguito per avere reso pubblici centinaia di migliaia di documenti riservati, Assange comparirà davanti al tribunale federale delle Isole Marianne, un territorio degli Stati Uniti nel Pacifico secondo gli atti giudiziari che sono stati resi pubblici. "Questo è il risultato di una campagna globale che ha coinvolto organizzatori di base, attivisti per la libertà di stampa, legislatori e leader di tutto lo spettro politico, fino alle Nazioni Unite - ha riferito WikiLeaks - ciò ha creato lo spazio per un lungo periodo di negoziati con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che ha portato a un accordo che non è stato ancora formalmente finalizzato". L'aereo con Assange è poi atterrato a Bangkok intorno alle 6:50 del mattino in Italia prima di ripartire per le Isole Marianne. Dovrebbe essere condannato a 62 mesi di carcere, già scontati a Londra, cosa che gli permetterebbe di tornare libero nella natia Australia. "Julian è libero!!!", ha esultato la moglie Stella, esprimendo "immensa gratitudine" a coloro che si sono mobilitati "per anni" affinché la sua liberazione diventasse "una realtà". "Sono stato molto chiaro, sia come leader laburista all'opposizione che come Primo Ministro, sul fatto che, a prescindere dalle opinioni che si hanno sulle attività di Assange, il caso si è trascinato per troppo tempo - ha detto Anthony Albanese, primo ministro australiano - non c'è nulla da guadagnare dalla sua lunga incarcerazione, vogliamo che venga riportato a casa in Australia".