"Credo che delle classi con 'caratteristiche separate' aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare". "Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico". E' uno dei passaggi chiave dell'intervista del generale Roberto Vannacci, da pochi giorni candidato con la Lega alle Europee, a La Stampa. Vannacci sostiene anche "non vedo perché sia necessario dotarsi della patente di antifascista per esprimere le proprie opinioni. Rivendico anche la considerazione su Mussolini, che è uno statista come lo sono stati anche Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posizioni di Stato: è la prima definizione di 'statista' sul dizionario". E sull'aborto, il generale sostiene che sia "un'infelice necessità alla quale le donne sono costrette a ricorrere. Non credo che sia un diritto". Duri i commenti delle opposizioni: "Nelle incredibili parole del generale Vannacci sulle classi separate per i bambini disabili riecheggiano concetti in voga durante un periodo storico chiamato nazismo", afferma Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva. "Questa è la Lega di Matteo Salvini che si prepara alle elezioni europee. La ministra Locatelli prenda le distanze da una simile assurdità", dice Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, chiedendo inoltre che la ministra della Disabilità Locatelli prenda "subito le distanze da un simile orrore".
Ultima oraVannacci, 'classi separate per i disabili, aiuterebbe i ragazzi'