Washington, 20 marzo 2025 – Nuovi guai per Tesla. La casa automobilistica di Elon Musk ha richiamato oltre 46.000 Cybertruck, tutti quelli prodotti e venduti nei primi 15 mesi di commercializzazione negli Stati Uniti, a causa di rischi per la sicurezza. L’azienda stima infatti che una vettura su 100 abbia un difetto che potrebbe causare il distacco di uno dei pannelli della carrozzeria, con evidenti conseguenze per l’incolumità dei viaggiatori. L’adesivo che unisce il pannello al veicolo sarebbe infatti soggetto a deterioramento.
Se il ministro promuove le azioni Tesla...

Un’altra batosta per il brand di Elon Musk arriva dalla Borsa: le azioni di Tesla hanno perso l’1,7% nelle contrattazioni pre-mercato e questo dopo che segretario al commercio Usa Howard Lutnick ha sfruttato uno spazio tv per consigliare l’acquisto delle quote della società. "E’ incredibile che siano così a buon mercato – ha detto – Non durerà a lungo (...). Voglio dire: chi non investirebbe in Musk? Vuoi scherzare?”.
La mossa del consigliere di Trump, che tradisce l’evidente conflitto di interessi, è stato un boomerang per l’azienda. Non è però isolata. Lo stesso presidente Usa giorni fa aveva organizzato uno showroom alla Casa Bianca e acquistato pubblicamente una Tesla per promuovere il gruppo.
La rabbia contro i tagli selvaggi
La popolarità di Tesla oggi è al minimo. Musk ha donato centinaia di milioni di dollari alla campagna per le presidenziali del tycoon e ora è a capo del Doge, il dipartimento per l’efficienza governativa, con una missione di spending review nel settore pubblico. Tra tagli agli stipendi e licenziamenti, il patron di Starship si sta inimicando una discreta fetta di lavoratori. Non a caso le sue macchine sono bersagliate da atti di vandalismo.