Mercoledì 29 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Sergio Mattarella: “Auschwitz conseguenza delle leggi razziste, in Italia emanate dal regime fascista”

Le celebrazioni del ‘Giorno della memoria’ al Quirinale. Il presidente della Repubblica: Sosteneva Primo Levi che ‘la peste si è spenta, ma l'infezione serpeggia'”

Roma, 28 gennaio 2025 – “Auschwitz è la conseguenza diretta delle leggi razziste, ignominiosamente emanate anche in Italia dal regime fascista e della furia antiebraica nazista, di cui il regime fascista e la Repubblica di Salò furono complici e collaboratori, fino alla "soluzione finale". Auschwitz rappresenta l'abisso più profondo e oscuro mai toccato nella storia dell'umanità". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla celebrazione del 'Giorno della memoria' al Quirinale. "Auschwitz è il non luogo per eccellenza, una nebulosa dove le coordinate spaziali si smarriscono e il tempo si ferma. È un monito insuperabile e, insieme, una tentazione che sovente affiora – ha detto ancora il capo della Stato –. Auschwitz rappresenta l'abisso più profondo e oscuro mai toccato nella storia dell'umanità".

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la celebrazione del 'Giorno della Memoria' al Quirinale (Ansa)
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la celebrazione del 'Giorno della Memoria' al Quirinale (Ansa)

Mattarella ha poi citato Primo Levi. “Anche con la definitiva sconfitta del nazifascismo in Europa, con la ripresa delle democrazie, le ferite non si sono mai del tutto rimarginate – ha detto il capo dello Stato –. Era arrivata la liberazione. Ma ombre, parole e fantasmi continuarono - e continuano - a generare inquietudine. Sosteneva in quegli anni Primo Levi: 'Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La

peste si è spenta, ma l'infezione serpeggia'. Cominciava un'era di libertà e di solidarietà, ma il suo avvio era accompagnato da non piena consapevolezza degli orrori più perversi degli anni della guerra, da dubbi sulle prime notizie, talvolta da incredulità rispetto a quanto era avvenuto nei campi nazisti. Lo sa bene chi è sopravvissuto a quella tragica e disumana esperienza".

"La sofferenza vostra e dei vostri cari, così come il sacrificio dei tanti caduti per la libertà, hanno plasmato lo spirito e la forma della nostra Costituzione, che è nata - e vive - per cancellare i principi, le azioni, le parole d'ordine del cupo dominio nazifascista, di cui il sanguinoso conflitto mondiale e i campi di sterminio furono gli esiti crudeli e inevitabili", ha detto ancora Mattarella rivolgendosi a Liliana Segre, Edith Bruck, Andra e Tatiana Bucci e Sami Modiano, superstiti della Shoah presenti alla celebrazione. Il presidente li ha ringraziati "per la testimonianza, per l'impegno di memoria e di verità, per le parole preziose, che non sono mai di odio, di vendetta, ma di giustizia, di umanità, di speranza. Testimoni e vittime di un orrore indicibile, avete portato il peso di sofferenze atroci, trovando dentro di voi la forza di raccontare, di condividere, di far ricordare. Avete costruito un ponte con le nuove generazioni, trasferendo coraggio, passione, amore per la libertà, ripulsa per l'ingiustizia e la sopraffazione. Le vostre vicende sono incise, indimenticabili, nella storia della nostra Repubblica".

E proprio la senatrice a vita Liliana Segre ha portato la sua testimonianza intervistata da due studenti. "A 13 anni – ha detto loro – ho avuto così tanto amore che è stato uno scudo fantastico anche quando vestivo l'uniforme di Auschwitz, per cui mai avrei potuto essere altro che una donna di pace". Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha invece rinnovato "l'impegno a conservarne il ricordo affinchésimili atr ocità non si ripetano" perché "l'educazione al rispetto di ogni persona e la promozione della dignità umana sono per noi un dovere verso le future generazioni". 

Tra gli altri, al Quirinale, erano presenti il presidente del Senato, Ignazio La Russa, quello della Camera, Lorenzo Fontana, la premier Giorgia Meloni, la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle Associazioni degli ex internati e deportati, della Comunità ebraica, e autorità politiche, civili e militari.