
Violenti scontri tra forze di sicurezza e lealisti di Assad causano oltre 70 morti a Jableh, riferisce l'Osservatorio siriano.
Violenti scontri nel nordovest della Siria tra membri delle forze di sicurezza e combattenti 'leali' al deposto presidente Bashar al-Assad hanno causato più di 70 morti, afferma l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr). "Più di 70 persone sono state uccise e decine di altre ferite o catturate in sanguinosi scontri e imboscate sulla costa siriana tra membri dei ministeri della Difesa e dell'Interno e militanti dell'esercito del defunto regime", ha riferito su X l'organizzazione con sede nel Regno Unito e che dispone di una vasta rete di fonti in Siria. Secondo il Sohr gli scontri nella città di Jableh e nei villaggi vicino alla costa del Mediterraneo sono "gli attacchi più violenti contro le nuove autorità dalla caduta di Assad" a dicembre.