Lunedì 20 Gennaio 2025

Scavi alla Domus Aurea: scoperti pigmenti preziosi tra cui il raro blu egizio

Recenti scavi alla Domus Aurea hanno rivelato vasche per pigmenti colorati, tra cui il raro blu egizio, usato nelle decorazioni parietali.

Recenti scavi alla Domus Aurea hanno rivelato vasche per pigmenti colorati, tra cui il raro blu egizio, usato nelle decorazioni parietali.

Recenti scavi alla Domus Aurea hanno rivelato vasche per pigmenti colorati, tra cui il raro blu egizio, usato nelle decorazioni parietali.

Il preziosissimo blu egizio, l'ocra gialla e il rosso: recenti scavi alla Domus Aurea, nel Parco archeologico del Colosseo, hanno svelato due preziose vasche usate per spegnere la calce e per conservare e lavorare i pigmenti colorati da usare nelle decorazioni parietali del monumentale palazzo. Tra i pigmenti ritrovati, e sottoposti ad analisi microscopiche, spicca appunto la presenza in un lingotto con blu egizio pronto per essere macinato, di un'anfora con ocra gialla e di vasetti con toni del rosso, precisamente realgar e terra rossa. Tra i pigmenti, usati nelle botteghe che lavoravano agli affreschi della residenza voluta dall'imperatore Nerone, quello del blu egizio è di particolare interesse perché ritrovato in un lingotto, alto 15 centimetri e di 2,4 chili, e non in polvere o in piccole sfere come negli scavi di Pompei. Il blu egizio è un pigmento che non esiste in natura ma, come descrive Vitruvio nell'opera De Architectura, "viene prodotto artificialmente cuocendo, a una temperatura molto elevata, una miscela di silice, rocce calcaree, minerali contenenti rame e carbonato di sodio". Conosciuto e usato almeno dalla metà del III millennio a.C. in Egitto e in Mesopotamia, si diffonde poi nel Mediterraneo antico. Nel mondo romano è usato nelle decorazioni pittoriche da solo o associato ad altri pigmenti per realizzare specifiche varietà cromatiche e ricercati effetti di luminosità: per dare lucentezza agli occhi o per realizzare il chiaroscuro nei panneggi delle vesti. Uno dei maggiori centri di produzione ed esportazione è Alessandria d'Egitto ma recenti scoperte ne hanno individuati anche nel nostro territorio, come a Cuma, Literno, Pozzuoli e Pompei. Il ritrovamento a Roma di un nucleo così cospicuo di blu egizio conferma ancora una volta la raffinatezza e l'altissima specializzazione delle maestranze che operavano nelle decorazioni del palazzo, con l'uso di pigmenti ricercati e costosi. "Il fascino trasmesso dalla profondità del blu di questo pigmento è incredibile" - commenta Alfonsina Russo, direttore del Parco archeologico del Colosseo - La Domus Aurea ancora una volta emoziona e restituisce la brillantezza dei colori utilizzati dai pittori che abilmente decorarono la stanze di questo prezioso e raffinato palazzo imperiale".