"Il 2 settembre del 1973 cessava la vita di John Ronald Reuel Tolkien, scrittore, accademico e filologo, studioso accanito ma soprattutto creatore di mondi inventati nei quali, però, si realizzano valori eterni. Oggi è giustamente considerato una delle personalità più cospicue della narrativa mondiale, ben al di là del genere fantasy in cui più volte si è cercato di 'recintare' la sua opera". Lo dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. "A distanza di 50 anni esatti dalla morte, la sua statura di autore è unanimemente riconosciuta. Fu un cattolico convinto che esaltò il valore della tradizione, della comunità e della storia cui si appartiene, un vero conservatore verrebbe da dire", aggiunge il ministro. Secondo Sangiuliano l'opera di Tolkien apre "il cuore alla visione di qualcosa che va oltre la prosaicità del quotidiano. Simboli universali e senza tempo, valori che ci sussurrano dentro. Tolkien riassume tutto con una celebre frase nel Signore degli Anelli: "Le radici profonde non gelano…". Ha prodotto qualcosa di antichissimo e di nuovo allo stesso tempo, cioè una mitologia universale. I suoi libri, tradotti in decine di lingue, - conclude - trasmettono generazione dopo generazione il valore della solidarietà umana, della difesa della comunità e dell'identità, oltre che della natura".
Ultima oraSangiuliano, 'Tolkien creò mondi inventati ma con valori eterni'