Domenica 22 Dicembre 2024

Russia, il giornalista Usa Evan Gershkovich è stato condannato a 16 anni per spionaggio

Dovrà scontare la pena in una colonia penale di massima sicurezza. Wsj: “Una condanna scandalosa”. Speculazioni sulla possibilità di uno scambio di prigionieri tra Usa e Russia

Roma, 19 luglio 2024 – Il giornalista americano del Wall Street Journal Evan Gershkovich è stato condannato in Russia a 16 anni di prigione per spionaggio da scontare in una colonia penale di massima sicurezza. Lo rende noto la Corte citata da Interfax. 

L’editore del Wsj, Almat Latour, ha definito la condanna inflitta al suo giornalista “scandalosa”. Per Latour, Gershkovic è “detenuto ingiustamente per aver svolto il suo lavoro da giornalista”. 

Evan Gershkovic, 32 anni, ha negato qualsiasi coinvolgimento e ha definito false tutte le accuse a suo carico. I pubblici ministeri russi sostenevano che avesse raccolto, su ordine della CIA, informazioni segrete riguardanti un’azienda produttrice di carri armati. Gershkovic è il primo giornalista americano arrestato e processato in Russia dai tempi della Guerra Fredda

Russia, Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio
Russia, Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

Il processo

“L'imputato non ha ammesso la sua colpevolezza durante il processo. Tuttavia, l'insieme delle prove presentate alla corte è stato sufficiente per condannarlo”, ha riferito il servizio stampa del tribunale regionale di Sverdlovsk, dove si è svolto il processo. 

Il processo si è svolto con insolita rapidità: solitamente un processo per spionaggio richiede mesi, mentre in questo caso il procedimento penale – svolto a porte chiuse – era iniziato solo il 26 giugno e si è concluso oggi dopo solo tre udienze. Questo ha alimentato le speculazioni riguardo la possibilità di uno scambio di prigionieri tra Washington e Mosca.

La possibilità di uno scambio di prigionieri 

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskovsi è rifiutato di commentare a riguardo: “Lascio la sua domanda senza risposta”, ha detto dopo essere stato interpellato da Reuters. Peskov aveva affermato pooc prima che non ci sarebbe alcun dialogo in corso con l’amministrazione Biden.

Solo ieri il Ministro degli esteri russo Sergei Lavrov aveva confermato, in una conferenza stampa al Palazzo di Vetro di New York, che i negoziati fra Russia e Stati Uniti per la liberazione del giornalista erano in corso. 

Le parole di Biden

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che Gershkovic “è stato preso di mira dal governo russo perché è un giornalista americano”. “Stiamo insistendo per il rilascio di Evan e continueremo a farlo”, ha detto Biden. Gli Stati Uniti continueranno a “sostenere con forza la libertà di stampa in Russia e nel mondo”, ha aggiunto il presidente. Biden ha ricordato anche Paul Whelan e “tutti gli americani ingiustamente detenuti e tenuti in ostaggio all’estero”, asserendo che la priorità più alta della sua amministrazione è ottenere il loro rilascio.

Il sostegno dell’Ue

Anche dall’Unione europea sono arrivati messaggi di sostegno per il giornalista. Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha scritto sul suo profilo x: "La condanna a 16 anni di carcere contro il giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, è l'antitesi della giustizia. Un processo farsa e motivato politicamente. Il giornalismo non e' un reato. Evan deve essere rilasciato immediatamente".

L’Alto rappresentante dell’Ue Joseph Borrell si è unito nella condanna della sentenza: “La Russia usa il suo sistema legale politicizzato per punire il giornalismo. L'Ue lancia un appello a liberare Evan e tutti gli altri prigionieri politici”, ha scritto sui suoi profili social.