La Russia ha quasi completamente "riorientato" le sue esportazioni di petrolio verso la Cina e l'India, ottenendo ricavi "paragonabili a quelli del 2021", nonostante le sanzioni imposte dall'Occidente a causa dell'invasione dell'Ucraina: lo ha dichiarato il Vicepremier russo con delega sull'Energia, Aleksandr Novak. Oggi, ha spiegato Novak in un'intervista a Russia 24, la Russia esporta il 45-50% del suo petrolio in Cina e il 40% in India, mentre verso l'Europa non supera il 4-5%, nonostante prima della guerra fornisse al Vecchio Continente circa il 40-45% del totale esportato.
Ultima oraPetrolio esportato quasi interamente in Asia, Mosca lo conferma